Un battesimo in agriturismo, tra la campagna e i colori del mare a Isca (Cz).

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Un particolare della sala addobbata

Lo scorso 11 febbraio abbiamo battezzato Tullio, con una cerimonia officiata da don Gino Martucci che ringrazio per averci fatto conoscere e capire, negli incontri conoscitivi anche con i padrini, i significati del rito battesimale, l’etimologia della parola battesimo, il valore storico dell’immersione, la simbologia pasquale – di resurrezione – di ogni battesimo. Dalle letture al fonte battesimale, dall’accesione della candela all’unzione con l’olio sacro, don Gino ci ha accompagnati per mano, passo passo, nella comprensione del rito. E il fatto che per ragioni di calendario parrocchiale il battesimo sia caduto nel giorno della Madonna di Lourdes, poi, mi ha reso ancora più devota a un simbolo assai caro a tante famiglie soveratesi e all’Unitalsi, che vi accompagna da tanti anni i malati.

Mi sono resa conto che pur arrivando al quarto figlio non si finisce mai di imparare nuovi aspetti delle cose: mi sono commossa e ho sentito questo quarto battesimo intensamente come se fosse il primo, in un’atmosfera resa speciale da un’ensamble d’eccezione, regalo di mia cognata Francesca, musicista, che ha suonato al flauto Dolce Sentire accompagnata dalle sue bimbe, le nostre nipotine Giulia (violoncello) e Rachele (violino), insieme a Elena che con la sua arpa aveva già suonato con Francesca, nella stessa chiesa di S. Antonio, al nostro matrimonio. I miei bimbi e le cuginette Ester e Marina hanno fatto il coro, allineati sull’altare con aria solenne.

E dopo tanta gioia e tante emozioni, dove andare a festeggiare? Noi abbiamo scelto un agriturismo in posizione collinare ma nelle vicinanze del mare, tra la marina e il borgo di Isca (Cz). Una struttura sorta sul casolare antico formato da due casette (da cui il nome del posto), dove i proprietari, Emma e Francesco, si sono fatti in quattro per assecondare tutte le nostre richieste, sopportando manie di perfezione e assecondando idee spesso neanche chiare. Alla fine, magia, tutto è stato delicato, dolce, armonioso come desideravamo. I colori del mare, blu, azzurro e verde acqua, hanno fatto da tema per gli addobbi: dai soffici e grandi fiori di carta appesi alla parete intorno alle lettere del nome Tullio, ai centrotavola di roselline azzurre, alle candele inserite nei candelabri murali, ai palloncini a elio che hanno reso colorata e allegra la tavola dei bambini. Appena arrivati abbiamo gustato un aperitivo nella veranda riscaldata, con vista sulla campagna circostante; una volta dentro, i tavoli ricoperti di tovagliato all’uncinetto su fondo blu, i segnaposto, le bomboniere disposte in un angolo sull’antica madia, i divani drappeggiati con tessuti ricamati a mano, ci hanno fatto sentire a casa: una casa di campagna dove si sa di essere vicino al mare, con il suo profumo e il suo richiamo (ecco qui sotto il video della sala addobbata).

Ad allietare i bambini anche il mini-trattore e gli ampi spazi esterni, mentre per gli adulti il menù ha previsto ottimi prodotti di terra, su tutti l’interminabile antipasto calabrese caldo e freddo, la pasta “alla Emma” e gli gnocchetti al ragù di maiale, i secondi di carne… e una sontuosa torta in pasta di zucchero (design Salvatore, realizzazione Monia), che riprendeva l’icona scelta per le bomboniere e la grafica dei segnaposto e dei menù: un dolcissimo elefantino, simbolo di maternità e prosperità. La confettata è stata offerta all’interno di barattoli di conserva ricoperti di juta con sovra-ricamo da Emma, scenograficamente disposti su due alzate, ognuno con davanti il cartoncino indicante il gusto. Senza spendere un patrimonio, ogni idea creativa è stata studiata e realizzata con materiali che si trovano in casa o comunque anche in giro a buon mercato. A un’unica condizione: uno staff disposto ad assecondare e realizzare ogni desiderio! Pur in ritardo di quattro mesi, ci tenevo a raccontare la festa del battesimo di Tullio, anche per offrire spunti e suggestioni a chi sta preparando questo meraviglioso, indimenticabile evento nella vita di una famiglia credente.

(si ringrazia Salvatore Guarnaccia per il video)

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