Prosciolti due medici dalle accuse di lesioni mosse da un centauro romano ferito dopo un incidente in moto
Era l’agosto del 2011. Un turista-romano cade dalla moto a Soverato (Cz) e si reca subito al pronto soccorso dell’ospedale cittadino. I medici di turno che quella sera prendono in carico il paziente sono il medico di ps Domenico Gregorace e il radiologo Domenico Comito. Entrambi saranno in seguito accusati dal paziente, una volta tornato a Roma, di aver omesso le giuste cure e diagnosi tanto da aggravarne lo stato di salute. Un’accusa smontata in primo grado dai difensori dei medici, rispettivamente Salvatore Staiano (rappresentato in udienza dall’avvocato Marinella Chiarella) e Saverio Pittelli.
Il pm aveva chiesto sei mesi, ma il giudice ha assolto i due operatori con formula piena.
A fronte della richiesta di sei mesi di reclusione da parte del pm per entrambi i medici, accusati dalla parte lesa di non aver disposto la diagnosi corretta (Gregorace) e di non aver riconosciuto l’esatta entità dei danni al torace (Comito) – con il paziente che è stato curato per uno pneumotorace nei giorni seguenti a Roma – il giudice monocratico del tribunale di Catanzaro Francesca Pizii ha assolto i due operatori sanitari con formula piena, perché il fatto non sussiste. Secondo quanto accertato dal tribunale in dibattimento, tanto gli esami clinici che la lettura delle radiografie, nonché la terapia e il riposo prescritti, sono stati dunque corretti e rispettosi di protocolli e linee guida del caso. Da qui l’assoluzione. Non solo carenze e tagli al personale nelle notizie relative agli ospedali calabresi e al nosocomio cittadino, ma anche good news sulla professionalità e l’attento operato del personale medico in servizio.