Operazione Rende, Magorno (Pd): “Siamo sbigottiti”

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Ernesto Magorno

Operazione Rende. Dichiarazione di Ernesto Magorno: “Le vicende giudiziarie di cui si è avuta notizia in queste ore ci lasciano sbigottiti. Esprimo piena fiducia nel lavoro della Magistratura e delle Forze dell’Ordine che farà piena luce sui fatti e accerterà con chiarezza ogni eventuale responsabilità. Nello stesso tempo, ci auguriamo che gli esponenti del nostro Partito coinvolti riusciranno a chiarire la loro posizione”. E’ quanto afferma il segretario regionale del Partito democratico calabrese, l’on. Ernesto Magorno, in merito all’operazione condotta dal comando provinciale dei carabinieri di Cosenza che questa mattina ha portato all’arresto di amministratori e politici.

Dieci persone sono state arrestate questa mattina tra Cosenza e Rende (Cs) su richiesta della dda di Catanzaro con accuse a vario titolo tra le quali concorso esterno in associazione mafiosa, voto di scambio e corruzione. L’accusa formulata dagli inquirenti è un “patto elettorale” tra i politici e le cosche dell’alto cosentino. Un intreccio politico-mafioso che si sarebbe sviluppato nel corso delle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale di Rende, tra il 1999 e il 2011, nelle consultazioni per il rinnovo del consiglio provinciale di Cosenza (2009) e del consiglio regionale della Calabria del 2010.

“Il nostro Partito deve rimanere unito: abbiamo salde radici democratiche e solidali che ci permetteranno di affrontare al meglio questo ulteriore momento difficile – dice ancora Magorno – respingendo, con l’autenticità dei valori e dell’amore per la nostra terra, ogni tentativo di cavalcare il vento dell’antipolitica per vanificare i tanti sforzi di cambiamento, legalità e trasparenza che stiamo attuando con grande impegno”.

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