Weekend a Soverato o al centro commerciale? La risposta di uno studente a Gianni Sgrò

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Caro Gianni, mi inserisco nel dibattito seguito all’articolo pubblicato ieri dall’Esuberante.it, dove ti interroghi in merito all’attrattività di Soverato rispetto ai centri commerciali che nel weekend, e specie la domenica, fanno il pienone; sulle cause di questo fenomeno e sulle possibili soluzioni. Ti dico subito la verità: c‘è una miriade di fattori, a mio avviso, per cui non riusciremo a risolvere il problema.
1. Mancanza dei servizi fondamentali: non esistono mezzi per raggiungere un paese piccolo quale il nostro, i privati forniscono poche corse, perché offrirne di più chiaramente non conviene, quindi né famiglie né universitari possono raggiungere Soverato, soprattutto nel weekend. Di conseguenza nessuno studente avrà intenzione di affittare una casa qui, il che teoricamente sarebbe conveniente, in quanto i minuti impiegati con i mezzi per raggiungere l’università sono a volte di meno rispetto a quelli impiegati da Catanzaro centro (per clamorosa carenza della città).
2. “Tendenza” centri commerciali: sono centri di riunione sociale, ormai, che attraggono i pochi abitanti dei paesi limitrofi. Luoghi di riunione tuttavia esistono anche qui in città, basti pensare al pubblico della Volley femminile, che una volta ogni due settimane riempie il Palazzetto. Lo sport riunisce, si sa, promuoviamolo a tutti i livelli, no? Poi, chi vuole uscire in città spesso si reca nei parchi. A Soverato abbiamo un gran bel giardino botanico, abbandonato a se stesso. Ho parlato con qualche ragazzo, abbiamo proposto riunioni e pare che si sia interessato anche il Comune, ma dopo le elezioni un po’ tutto è scemato. Sprechiamo le risorse che abbiamo. Anche Soverato vecchia e i patrimoni culturali e artistici che ci sono mi sembrano ancora da valorizzare al meglio. La mancanza di pubblicità in un mondo sempre più telematico comporta inevitabilmente l’abbandono (neanche gli abitanti di Soverato hanno visto La Pietà).
3. Problema più grave. Qualche tempo fa ho letto che la cooperativa alberghiera più piccola di Rimini è proprietaria di più alberghi nella cittadina rispetto a quelli dell’intera Calabria. Il turismo è il motore di ogni paese che vuole resistere, senza posti letto non si fa turismo, anzi, si è tagliati fuori dai tour operator. È questo vale sia in estate che in inverno. Non si può vivere solo dei soliti catanzaresi che scendono al mare d’estate. Sorrido quando sento che vogliono aprire nuovi stabilimenti balneari. Ma se non permettete alla gente di venire, che cosa volete aprire: oasi nel deserto? E l’inverno di che si campa? È forse più brutta Soverato con le risorse che ho sopra evidenziato? Poi ci sarebbe il discorso della cooperazione, che comunque è piuttosto lungo.
4Evoluzione sociale: è inevitabile che la crescita tecnologica cambi lo stile di vita. Il boom di smartphone (egofoni, come li definisce in maniera genialmente sarcastica Michele Serra) e sistemi telematici in generale porta i ragazzi a non uscire più di casa quando non è necessario. Si preferisce stare in camera e chattare con una persona che si trova dall’altra parte della terra, ma che ha più punti in comune con me del vicino di casa. Questo è un fenomeno ormai affermato ovunque e ineliminabile. Ciò che comporterà sarà l’aggravarsi della desolazione dei piccoli centri e Soverato, inutile negarlo, è una realtà molto piccola.
Luca Iervolino, studente in giurisprudenza all’Umg di Catanzaro

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