Carlo Mellea, presidente Osservatorio Falcone-Borsellino-Scopelliti, chiama in causa la “questione morale” in relazione alla nomina del supporto al responsabile del procedimento nell’appalto integrato per la riqualificazione del waterfront di Soverato (il tecnico prescelto, Carmelo Pagnotta, è ritenuto dall’opposizione consiliare troppo vicino all’assessore ai lavori pubblici Daniele Vacca ndr). “La questione morale non si esaurisce nel fatto che, essendoci dei ladri, dei corrotti, dei concussori in alte sfere della politica e dell’amministrazione, bisogna scovarli, bisogna denunciarli e bisogna metterli in galera. La questione morale, nell’Italia d’oggi, da tutt’uno con l’occupazione dello stato da parte dei partiti governativi delle correnti, fa tutt’uno con la guerra per bande, fa tutt’uno con la concezione della politica e con i metodi di governo di costoro, che vanno semplicemente abbandonati e superati. Ecco perché dico che la questione morale è il centro del problema italiano”, cita Mellea ricordando le famose parole di Enrico Berlinguer, leader del partito comunista italiano, e concludendo con un interrogativo: “A Soverato esiste una questione morale?”.