“La recente visita dei vertici nazionali Anas presso i cantieri di Chiaravalle della Trasversale delle Serre, di cui abbiamo notizia a mezzo stampa, è un fatto che si presta a molteplici interpretazioni. Innanzitutto, c’è da rilevare che il positivo cambio di passo che sembrava emergere in questi mesi è stato, purtroppo, cancellato in un sol colpo e in pochi minuti. L’Anas, insomma, non cambia mai”. Questa la dichiarazione di Francesco Pungitore, presidente del Comitato Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato. Secondo Pungitore “l’apertura dello svincolo di Gagliato e i lavori in corso sul viadotto Sant’Antonio sarebbero stati trasformati in un risibile spot elettorale per il partito di governo”. Da qui la pesante accusa rivolta all’Anas da Pungitore di aver “dimostrato di essere il solito carrozzone”. Secondo il presidente del comitato risulta inoltre “davvero strano, peraltro, che una delegazione di così alto livello giunga in un Comune calabrese senza neanche premurarsi di avvisare il sindaco del posto”.
“O si trattava solo di una iniziativa riservata, per pochi amici e amici degli amici? Gli stessi che si sono affannati a celebrare l’evento con selfie e comunicati stampa? Una cosa è certa: queste inutili passerelle non cancellano la vergogna di uno scandalo che dura da mezzo secolo e l’indignazione montante dei cittadini, costretti a subire 50 anni di sviluppo negato. Colpe e responsabilità sono ascrivibili a soggetti ben precisi, gli stessi che l’Autorità nazionale anti corruzione ha già evidenziato a chiare note e che la magistratura inquirente”, continua la nota di Pungitore, secondo cui la magistratura sicuramente non mancherà di fare giustizia. “Nel frattempo la voglia matta manifestata da qualcuno di zittire la voce libera dei cittadini è l’ulteriore esempio di come questa terra meriti un rinnovamento sostanziale e radicale. Impegno civile e partecipazione democratica – si chiede il presidente del comitato – fanno davvero così tanta paura?”.