“Con il commissario -ha detto il governatore – avrei voluto costruire un percorso positivo ma è impossibile”.
Il Presidente della Regione Mario Oliverio ha incontrato giovedì scorso, 21 luglio, una delegazione dei quaranta sindaci del territorio soveratese sul grave problema relativo al tentativo di ridimensionamento, previsto dalla struttura del Commissario per il rientro nella sanità, dell’ospedale di Soverato – oltre che a interrogativi sull’efficacia dei presidi territoriali come la Casa della Salute di Chiaravalle – con particolare riferimento ai reparti di ginecologia e ostetricia, ai laboratori di analisi e di ecografia.
Ridimensionamenti confermati proprio pochi giorni fa dallo stesso dg dell’asp Giuseppe Perri, nel corso di un incontro che si è tenuto al Comune di Soverato con i primi cittadini del basso ionio e delle preserre, coordinato dal sindaco di Soverato, capofila del distretto sanitario, Ernesto Alecci. Dopo quella riunione i sindaci avevano firmato un appello (vedi foto a fianco) sottoscritto da ben quaranta di loro per chiedere sul punto un incontro urgente al governatore. All’incontro con Oliverio hanno preso parte vari primi cittadini su impulso del presidente Anci piccoli Comuni Michele Drosi (presente anche Francesco Severino, componente dell’ufficio di gabinetto di Oliverio oltre che consigliere comunale a Soverato).
Governatore al quale hanno rappresentato l’esigenza che i due nosocomi restino attivi per far fronte ai bisogni di un’estesa popolazione che va da Soverato a Riace fino ai Comuni dell’entroterra e ai centri montanti delle Serre. Tanto che anche il sindaco di Riace, Mimmo Lucano, si sarebbe detto garantito dalla presenza del presidio ospedaliero soveratese nell’area basso-ionica. Il presidente Oliverio ha ascoltato i primi cittadini sottolineando la difficile condizione del sistema sanitario in Calabria. “Siamo al sesto anno di commissariamento. In questi anni – ha detto Oliverio – le condizioni, non solo non sono migliorate, ma sono anche peggiorate. Io avrei voluto costruire con il Commissario un percorso positivo, ma mi è stato impossibile farlo. Anche i primari dell’ospedale “Pugliese-Ciaccio”, nei giorni scorsi, mi hanno rappresentato il loro dissenso rispetto alle posizioni e alle decisioni del commissario”.
Entrando nel merito della questione sollecitata dai sindaci, Oliverio, secondo il resoconto di alcuni presenti, ha detto che l’Asp di Catanzaro dovrà mantenere fermo, nell’atto aziendale, il punto nascita di Soverato. “Credo che per una realtà come Soverato, che rappresenta un vasto comprensorio turistico nel quale durante il periodo estivo si moltiplicano per cinque le presenze, e dove gravita una notevole presenza di immigrati, non può essere negata questa nostra richiesta”, ha precisato il governatore. Per quanto riguarda tutte le altre istanze, il presidente ha ribadito che occorre potenziare i punti diagnostici, proprio per deospedalizzare, qualificando i servizi di base nelle strutture ospedaliere già presenti sul territorio. Riferendosi alla “Casa della salute” di Chiaravalle, ha ringraziato il sindaco per la disponibilità ha ribadito “la nostra vicinanza è totale perché possa essere ottimizzata nel più breve tempo possibile”.