Un po’ a sorpresa per molti cittadini, ma evidentemente non per iscritti e direttivo del partito, nei giorni scorsi l’assemblea del circolo Pd cittadino ha consumato un passaggio praticamente storico, nominando Fabio Guarna nuovo coordinatore (affiancato da Marcello Pasceri come vice). Un avvicendamento favorito dal segretario uscente Francesco Severino, che dopo tanti anni alla guida del partito si dedicherà ai suoi ruoli di consigliere comunale e componente della segreteria del governatore Mario Oliverio.
Fabio Guarna alla guida del partito democratico di Soverato. Te lo aspettavi? O è stato un passaggio che ha sorpreso anche te?
Già da tempo il partito ha mostrato fiducia nei miei confronti, con la nomina a portavoce nei primi mesi dell’anno. E lo stesso Giovanni Puccio (del direttivo regionale, ndr) nel suo intervento in assemblea ha ricordato che negli anni ’90 ero il segretario della sinistra giovanile soveratese, all’epoca ala del Pds. Devo dire che la mia nomina quindi non mi ha sorpreso, perché frutto di un lungo percorso che ora vuole declinare l’attuale riformismo del partito mantenendo un’anima progressista.
Una linea in continuità con il segretario uscente Severino, ora presidente?
Severino ha mostrato di voler fare un passo indietro non appena ne ha scorto le condizioni, e gli va quindi il merito di aver puntato al rinnovamento, smentendo anche coloro che gli negavano questa volontà. Io come coordinatore del partito ho il dovere di promuovere la massima partecipazione a tutti i livelli, non di cominciare la caccia alle streghe o una resa dei conti che non ha ragione d’essere.
A proposito di continuità, c’è chi non le perdona la pur breve esperienza a 5 stelle.
C’è stato un momento in cui l’idea di un rinnovamento dal basso mi ha affascinato, ma è stata un’esperienza chiusa in breve, tra l’altro quando il Movimento 5 Stelle era al massimo. In ogni caso non ho mai lasciato il partito democratico per candidarmi altrove. E se mi permetti una battuta Soverato, vista la recente interrogazione del senatore Nicola Morra sul consiglio comunale del 30 settembre per sapere se davvero fosse stato impedito di parlare al consigliere Severino, è un laboratorio di collaborazione tra Pd e 5Stelle!
Continuità e unità, dunque. E a chi sollecita in queste ore un rinnovamento anche nelle persone?
Io credo che il termometro di questa città che tende a cercare sempre non quale sia il problema ma chi sia il problema rappresenti la vera mentalità da cambiare. Non credo che questa impostazione e le relative sollecitazioni siano importanti per il partito e per la città. Certamente nessuno è esente da critiche e autocritiche. Il Pd Soverato ha perso le elezioni e commesso errori, ma il suo segretario ha avuto il merito di mantenere vitale il partito in condizioni difficili, un po’ lo stesso merito che ho riconosciuto a Massimo D’Alema quando è venuto qui in primavera, con riguardo all’indebolimento o al crollo delle sinistre europee.
Primi passi da nuovo coordinatore?
Come segreteria della terza città della provincia abbiamo il diritto ma anche il dovere di pensare in termini di territorio, e non rinchiuderci dentro le mura della nostra città, anche grazie alla felice congiuntura che ci vede al governo nazionale, regionale e provinciale. Apriremo tavoli con i circoli di Davoli, Satriano e Montepaone e i rispettivi amministratori di centrosinistra. Fare asse significa affrontare in un’ottica più ampia le emergenze, ad esempio legate al rischio idrogeologico, così come le battaglie comuni: se Soverato perde l’ospedale, l’agenzia delle entrate e il cinema, sono servizi che vengono meno a tutto il comprensorio.
Come valuta la maggioranza al potere a Soverato?
Mi piacerebbe che emergesse di più un’anima di sinistra, considerate l’ormai forte e dichiarata componente di destra del gruppo di maggioranza. Da parte nostra c’è comunque la massima disponibilità al dialogo, fermo restando che le nostre priorità politico-amministrative sono al momento ottimamente portate avanti in consiglio comunale dal gruppo Pd Oltre.
Teresa Pittelli