Un’offerta formativa ampia, che va dalla scuola dell’infanzia con la sezione primavera per i piccoli del nido su su fino ai due licei linguistico e di scienze umane, un ambiente attento alla persona e focalizzato sul dialogo, i valori di Don Bosco e Maria Domenica Mazzarello tradotti in progetto educativo. E per la primaria no al tempo pieno standardizzato per tutti ma sì a laboratori artistici, linguistici e sportivi. Ecco la scuola dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Soverato (Cz) diretto da suor Ausilia De Siena, che ieri sera ha tenuto l’ultimo giorno di open day per le famiglie, i bambini e i ragazzi interessati a conoscere questa realtà, accolti dagli stessi alunni dell’istituto che hanno fatto da simpatici anfitrioni ai nuovi arrivati.
“E’ vero qui ci sentiamo in famiglia, e i bambini si sentono accolti da un ambiente che non è solo dogmatico, ma ricco di figure affettive di riferimento oltre alle insegnanti, dalle suore alle insegnanti di religione ai volontari del servizio civile”, spiega una mamma della scuola d’infanzia. “I laboratori pomeridiani, per fare qualche esempio di musica, canto, chiacchierino, tastiere, programma Cambridge di inglese, i corsi di sport, permettono al bambino di sperimentarsi al di là delle quattro mura dell’aula”, aggiunge una mamma della primaria. “In questo modo il tempo pomeridiano diventa anche un divertimento, e per chi lo desidera – aggiunge – c’è lo studio assistito”. In coro, poi, i genitori indicano il fattore “mensa”, con pasti cucinati in sede sulla base della spesa giornaliera, come un atout decisamente importante, come spiega Mariangela Circosta, mamma di un ragazzino che frequenta la prima media. “La differenza la fa un ambiente intessuto di relazioni personali, vivificato dalla presenza amorosa, solidale e animatrice degli educatori e dalla centralità dei ragazzi”, osserva infine Elisa Ligato, rappresentante dei genitori nel consiglio di istituto.
Camminando per gli immensi corridoi e le tante stanze di un’infanzia appartenuta a gran parte della generazione dei quarantenni soveratesi, ieri pomeriggio, era tutto un pullulare di attività: i ragazzi del liceo di scienze umane che insieme alla professoressa, la psicologa Carla Cosco, elaboravano al pc un progetto-test, mentre quelli del liceo linguistico avevano appena terminato uno studio in spagnolo di Guernica, con la prof. Antonella Arbitrio, subito dopo la lezione di cinese della prof. Elisabetta Di Iorgi. Lingua, quest’ultima, che rappresenta una caratteristica unica del liceo soveratese a livello provinciale. Tornando alle Scienze umane “i ragazzi anche quest’anno replicheranno il successo del Festival dei talenti, da loro realizzato interamente trovando anche i fondi e gli sponsor, mentre per tutti i prossimi mesi si terranno gli incontri di riflessione e dialogo Genitori istruzioni per l’uso, riservati non solo ai genitori degli alunni dell’Istituto Fma ma a tutto il territorio”, come annuncia la preside dell’istituto Maria Ausiliatrice, suor Paola Di Palo.
“Qui è importante la crescita umana e l’apprendimento delle competenze relazionali, oltre che delle materie di studio“, spiegano Agata Ranieri e Adele Adriano, insegnanti delle elementari. “Il patto scuola-famiglia chiama anche noi genitori a partecipare attivamente alla vita dei nostri figli che vivono la scuola per gran parte della loro giornata, scuola che qui diventa anche “casa” perché l’accoglienza è la prima sensazione che hai appena entri in istituto e lasci tuo figlio. Siamo così parte attiva del percorso educativo insieme ai nostri figli, condividendo momenti di aggregazione che ci restituiscono il feedback reale di essere parte di una comunità”, conclude Ligato. E per chi non avesse fatto in tempo a partecipare agli open day, la scuola a gennaio rimane aperta alle visite: ogni mercoledì e giovedì del mese si potrà assistere alle lezioni.
Teresa Pittelli