Divieto anche a Soverato di botti, petardi e fuochi artificiali a San Silvestro. A chiederlo al sindaco, Ernesto Alecci, sono alcuni cittadini amanti degli animali. Facendo presente l’appello che la Lav, la Lipu e l’Enpa, i maggiori enti e associazioni nazionali per la protezione degli animali, hanno rivolto ai sindaci dei Comuni italiani per vietare gli spettacoli pirotecnici pubblici e privati nei quali si utilizzano i “botti”. “Un’usanza molto pericolosa per l’incolumità non soltanto degli animali – moltissimi dei quali sia domestici sia selvatici perdono la vita proprio a causa dei botti – ma anche per le persone. Come testimoniano peraltro i consueti “bollettini di guerra” di Capodanno. Considerati i gravi rischi per gli animali e per l’incolumità pubblica le associazioni esortano l’Anci – spiega l’appello – affinché inviti i primi cittadini a emanare un’ordinanza che vieti l’utilizzo di petardi, botti e artifici pirotecnici di ogni genere su tutto il territorio comunale”.
E se a raccogliere l’appello sono stati già in tanti, compresi sindaci di grandi città come Torino, Bologna e Venezia, passando per Bari fino a Cosenza, con tanto di ordinanze e multe salate per i trasgressori, a chiedere che Alecci segua il loro esempio a Soverato sono alcuni cittadini animalisti, capitanati da Maria Concetta Diaco, medico di 118 amante degli animali, che insieme ad altri concittadini lancia l’appello. E che nei prossimi giorni incontrerà il sindaco per parlarne. “Vorremmo che le persone si sensibilizzassero e capissero che la nostra gioia e i nostri festeggiamenti possono esprimersi anche senza i “botti”, che sono una vera tortura per cani, gatti e uccellini, i quali hanno una soglia uditiva molto più sviluppata della nostra”, spiega Diaco, che insieme a Francesco Diaco, Luca Barbieri e un altro gruppo spontaneo di cittadini porta avanti le ragioni degli amici a quattro zampe. “Ricordo che molti di loro muoiono durante la notte di Capodanno, e che anche a Soverato si sono verificati decessi per infarto di cagnolini domestici e altri episodi – conclude la dottoressa – durante feste con fuochi e botti d’artificio”.
Teresa Pittelli
