Soverato, una piazza per Mino Reitano? C’è chi dice no…

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mino reitano

*C’è una ragione di più. Per non intitolare una piazza di Soverato a Mino Reitano. Stanno pitturando la piazzetta di Viale Aldo Moro. Cosa lodevole. Pare lo facciano perché nei prossimi giorni ci sarebbe l’intitolazione della stessa piazzetta a Mino ReitanoPer la sua calabresità. Cosa, a mio parere, un po’ meno lodevole. Non amo le inaugurazioni, le intitolazioni ed in genere queste cerimonie pubbliche che sanno di retorica cultural clientelare di basso profilo. E, lo confesso, non amo Mino Reitano.

E infine non saprei definire bene la calabresità. Di quale calabresità si parla? Quella reale riconosciuta storico-godereccia: soppressata, nduja, mare, peperoncino, briganti, bizantini, magnagrecia? Oppure quella retorico-piagnona che ci hanno sempre disegnato addosso come un manto funebre: fame, figli, emigrazione, lamentazioni, disoccupazione, ‘ndranghita e mortiammazzati? Tra l’altro, se ricordo bene, questa intitolazione a Mino Reitano, non si potrebbe fare, a meno di una specifica autorizzazione del prefetto. Infatti la legge, proprio per evitare giochini clientelari, vieta intitolazioni di strade, piazze eccetera a persone decedute da meno di dieci anni.

Confesso che avrei preferito, se proprio si doveva intitolare questa piazza a un cantante calabrese, che questo cantante fosse magari Rino Gaetano.
Lo vedo più coerente con l’immagine che ho di Soverato. Un calabrese fantasioso, creativo, anticonformista, giovane, cazzuto, divertente. Un cantante calabrese che, a diversi decenni dalla sua scomparsa, è ancora amatissimo e ascoltato dai giovani, non solo calabresi. Ma poi perché intitolare una piazza ad un cantante? La prossima volta sarà magari un calciatore. O addirittura uno del Grande Fratello! Soverato non è molto fortunata con l’odonomastica. Probabilmente per il livello e/o l’indirizzo culturale dei suoi amministratori passati, presenti e futuri.

Scontati i tanti Garibaldi, Cavour e Vittorio Emanuele di risorgimentale memoria, scontato qualche residuo del ventennio fascista, negli ultimi anni si è riempita di preti e santi: Giovanni Bosco, Domenico Savio, Padre Pio, Maria Ausiliatrice, Laura Vicuna. Niente contro i santi per carità. Ma sarebbe bene che i santi fossero venerati nelle chiese e nelle case e non affissi agli angoli delle strade e delle piazze.
Qualche anno fa Raffaele Mancini, sindaco di destra, decise di intitolare una strada a un certo Ludwig von Mises. Economista austro-americano non molto celebre di scuola monetarista-liberista. Quella scuola economica che sta mandando i mondo a farsi fottere, per intenderci. Non molti soveratesi hanno mai saputo chi effettivamente fosse quel Ludwig e, so per certo, che qualcuno manda accidenti quando ne deve scrivere il nome su una busta. Ma anche senza mettere in dubbio l’importanza e la fama (entrambe dubbie) del Mises, mi può dire qualcuno che cavolo c’entra con la Perla dello Ionio?

*Mimmo Loiero

9 COMMENTS

  1. Avendo un pò di tempo da “perdere” vorrei fare alcune considerazioni impopolari su questa vicenda. La prima è che se si dovessse, in ogni occasione del genere, fare un referendum oppure uno studio approfondito e allargato (per scongiurare i citati rischi di accondiscendenza alle “devozioni private”) su tutti i possibili cadidati all’intitolazione oppure, peggio ancora, fare una classifica delle priorità, a parità di costi, da tenere in considerazione, scongiurando peraltro in quest’ultimo caso il fondato rischio di mischiare “capre e cavoli”, allora il risultato sarebbe, a mio parere, l’assoluta inerzia. La seconda è che, ferme restando le legittime critiche a qualsiasi tipo di iniziativa che rarissimamente può accontentare tutti o la maggioranza nonché gli eventuali difetti procedurali, come regola generale si dovrebbe cercare di approfondire quali siano state le ragioni che hanno prodotto una certa scelta, infatti, a meno di voler pensare che dal Sindaco a scendere o a salire, che dir si voglia, siamo di fronte ad un comitiva di fans sfegatati di Mino Reitano. a me sorge spontaneo il dubbio, direi la certezza, che dietro ci sia ben altro. Mi piace inoltre credere che, una volta tanto, sia stato dedicata qualcosa ad un calabrese, che con tutti i suoi difetti, si è distinto per la sua normalità e per la sua umanità dando un immagine di sé , in Italia e nel mondo, di persona che ha raggiunto il “successo” senza per questo “montarsi” la testa, partendo dal nulla e senza le solite scorciatoie ma soprattutto ha saputo distinguersi per la sua grande generosità e umiltà, virtù sempre più rare e bistrattate ai giorni nostri. Concludo dicendo che in Italia e nel suo meridione abbiamo potuto assistere a ben altri esempi inopportuni, come la statua di un attrice meritevole di tanto onore, principalmente per non dire esclusivamente, per le sue rinomate “grazie”.

  2. Piuttosto di questa inutile e quanto insensata polemica, visto che e’ chiaro ed evidente l’intento di far ricadere sempre in politica ogni cosa, sinceramente allora ve lo dico da COMUNISTA. Perche’ non andiamo a cancellare tutte le effigie, le intitolazioni di quel ventennio, che e’ meglio dimenticare? No, ci da fastidio e siamo tremendamente contrariati e alquanto sdegnati che una piccola piazza, venga dedicata ad un umile calabrese, che oltre ad essere un grande artista (che piaccia o no) aveva veramente un grande cuore e uno spiccato senso di altruismo e solidarieta’ verso gli emigranti del sud, che andavano a nord a cercare fortuna, prima e dopo di lui…Sono state intitolate..Strade, piazze, vichi, e persino contrade rurali a gente, che per capire chi sono, si dovrebbe andare a studiarne la biografia, ammesso che in alcune caso la si trovi.Mai foglia si e’ mossa. Ora per un semplice gesto verso un ragazzo calabrese onesto, umile, laborioso e intraprendente, del quale tutti dovremmo esserne orgogliosi, si scatena la polemica…Poi alla fine , come si usa da queste parti, si coglie ogni volta l’occasione per attaccare chi ha la “SFORTUNA”, di GOVERNARE questa “BRUTTA PIAZZA” per accusarlo di “SCEMPI DI VILLE”, “PROMESSE, IN POCO TEMPO NON MANTENUTE” “PROGETTI MAL FATTI”, Come se se avesse in mano la “BACCHETTA MAGICA” o la famigerata “LAMPADA DI ALADINO” per mettere a posto i danni infiniti, che noi stessi cittadini di questo strano , ma BELLISSIMO PAESE, alla fine ci siamo procurati con…L’ignoranza, la presunzione, il clientelismo, e il senso di …INCIVILTA’.. QUI DA NOI, L’ESAGERAZIONE E LE POLEMICA INUTILI,, la fanno da padroni…Ma soltanto QUELLE.

  3. Ancora c’e’ chi sbandiera l’effigie del Duce a destra e a manca, cosa che veramente andrebbe bandita in tutti i sensi e non pensa veramente di cancellare dalla memoria certe intitolazioni, o monumenti che troneggiano in varie parti, ed ora per un semplice omaggio ad un grande ed umile artista, che nell’animo aveva veramente quello che tutti i calabresi onesti dovrebbero avere..L’onesta’, l’altruismo, l’umilta’ e il senso della solidarieta’ verso tanti nostri emigranti che andavano al nord in cerca di fortuna, come gia’ aveva fatto lui, si scende come al solito, senza veramente un valido motivo, in una infinita e stupida polemica, senza senso e senza nessuna ragione. Poi, per di piu, dalla dichiarata e strana contrarieta’ alla intitolazione di una piccola piazza’, dopo che piazze, vicoli, strade e anche contrade di campagna, sono state intitolate a gente svariata, che nessuno conosce, e che per saperne qualcosa, si dovrebbe andare a studiarne un po la biografia, ammesso che si trovi, si coglie guarda caso come e’ in uso …l’occasione per attaccare l’amministrazione Comunale addossandole scempi vari e promesse che non sono state mantenute, come se chi ha la “SFORTUNA” di gestire questa “DIFFICILE PIAZZA”, con il semplice e sano intento di migliorare un po le cose, ..Avesse a portata di mano quella meravigliosa..BACCHETTA MAGICA delle fiabe o la…LAMPADA DI ALADINO.per SISTEMARE tutti i disastri che alla fine dei conti, in tanti anni, abbiamo provocato noi stessi. L’ho sempre detto. L’esagerazione da queste parti, va alla grande….SOLTANTO QUELLA.

  4. Non capisco questo accanimento contro un’idea del Sig.Pepè Tropea,lui ama la musuca fù fondatore del gruppo musicale ” i sensa vergogna ” è stato amico fraterno di Mino Reitano e della sua famiglia è quindi evidente il suo desiderio di dare a tutti un segno tangibile del suo amore verso colui che da sempre è stato il suo idolo,così ha speso denaro (PROPIO) e tantissimo del suo tempo per cercare consensi, permessi e quant’altro fosse utile per realizzare il grande sogno della sua vita,non ha speso o fatto spendere un centesimo di denaro pubblico,non ha fatto collette o riffe,all’ora lasciamoli godere questo momento magico occupiamoci piuttosto degli annosi problemi che affliggono Soverato che sono tanti e gravi,se andiamo a vedere, in più di sei mesi è satato fatti praticamente nulla e si continua a non far nulla,anzi nò qualcosa è stato distrutto.Mario Luzzi Seg.Reg.Partito Pensionati Calabria.

    • Buongiorno Signor Luzzi, dobbiamo precisare.
      Uno: con ogni rispetto per Pepè Tropea, a cui sempre va la nostra affettuosa amicizia, “il desiderio di dare a tutti un segno tangibile del suo amore verso colui che da sempre è stato il suo idolo”, così come nota lei, si deve realizzare nel proprio privato, e non nella cosa pubblica.
      Così come Pepè vuol dare il suo “segno”, tanti ne potrebbero voler dare altri, e allora le vie di Soverato dovrebbero essere tangibili “segni” delle devozioni private e personali di ciascuno.
      Non ci sembra opportuno: la toponomastica è una cosa seria, lasciamola tale.
      Due: il suo “occupiamoci piuttosto degli annosi problemi che affliggono Soverato (…) In più di sei mesi non è stato fatto nulla…”, ci trova entusiasti, tant’è che il nostro commento parla appunto di ciò.
      Se vuol rileggerlo, crediamo sarà entusiasta anche lei.
      Cordiali saluti
      Ringraziamo L’Esuberante che ospita la discussione.
      Soverato Perché 2

  5. Una piazzetta quasi privata davanti al “Colosseo”, senza numeri civici che vi si affacciano da cambiare, dedicata ad un cantante folk calabrese, quale è il problema ? Di quale offesa state parlando ? Di quale priorità vi lamentate.? Siete pesanti avete perso il senso della leggerezza. . Il grande Sindaco di Decollatura, Mario Caligiuri che fece piangere la statua di Garibaldi durante le Giornate Borboniche, intitolò una piazza davanti a tutte le autorità provinciali: LARGO AI GIOVANI. Distendetevi la vita è bella FRANCO CERVADORO

    • Caro Franco,
      così come a Pepè Tropea, anche a te ovviamente va tutto il nostro affettuoso rispetto, ma permettici di dirti che la tua “leggerezza”, il tuo “distendetevi” e la tua “vità è bella”, con cui eccepisci in continuazione, sono frasi che non si addicono né al governo della città, né alla toponomastica.
      Le motivazioni sono quelle con cui rispondiamo al commento del signor Mario Luzzi e quelle scritte più sotto: se anche tu volessi rileggerci, ci faresti una cortesia.
      Queste “devozioni private”, a nostro parere, sono da realizzare a casa propria e non imponendole agli altri tanti concittadini che, nel migliore dei casi, non si sa se gradiscono oppure no: si chiama “Democrazia”.
      Ringraziamo L’Esuberante che ospita la discussione.
      Cordiali saluti.
      Soverato Perché 2

  6. Benissimo Loiero!
    Leggiamo sbalorditi la notizia che riportiamo. L’argomento a buonissima ragione farà parte delle nostre soveratesi “Feste, farina e forca” e della nostra rubrica omonima, nata appunto per celebrare e storicizzare tali eventi.
    Raccolta differenziata? Scuola di Soverato Superiore? Navetta? Ripensamento democratico della distruzione della villa comunale? Piano spiaggia? Spiaggia deturpata da erbacce selvagge, costruzioni abusive e “catoi” di ogni tipo?
    Macché! Ma veramente pretendiamo che ci si occupi di ciò? Siamo davvero degli originali, noi di Soverato Perché 2 e Lettori, che, calabresi al pari degli altri calabresi, non abbiamo alcun desiderio della piazza Mino Reitano, pur manifestando grande rispetto all’artista, e avremmo piuttosto desiderio della gestione oculata e saggia delle “piaghe” sopra riportate!
    Invece, è stato attivato tutto un iter burocratico che ha comportato istruttorie, consultazioni di regolamenti, relazioni, notizie biografiche, richieste di autorizzazioni, interessamento della Prefettura, espressioni di pareri, incartamenti, copie, rilevazioni cartografiche, e ogni adempimento connesso, utilizzando tempo e risorse per un’occupazione pubblica di cui non crediamo che alcun Concittadino avvertisse la mancanza.
    E così, “si è certi di interpretare la volontà dei calabresi in Italia e (addirittura!) nel mondo” e s’intitola la piazza a Mino Reitano!
    “Si accoglie con entusiasmo la richiesta”, si commemorerà, si faranno discorsi, s’inneggerà alla “calabresità autentica”, mentre Soverato agonizza!
    Adesso possiamo cantare in coro tutti quanti “Una ragione di più”… per batterci la testa contro il muro! Questo è, svegliamoci tutti!
    Soverato Perché 2
    http://soveratoperche2.blogspot.it/

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