“Oggi 10 novembre 2015 è stato commesso a mio parere un abuso di potere nei confronti di Giovanni e Orlando Fusto, titolari dell’attività cinematografica e comproprietari dei locali del Supercinema di Soverato”. Esordisce così un amareggiatissimo Orlando Leonardo Fusto nel commentare i sigilli apposti ieri mattina dall’ufficiale giudiziario, accompagnato da Bruno Napoli, legale delle controparti Alessandro e Giovanna Potenza e Virgilio De Lorenzo, che chiedono indietro i locali con conseguente chiusura della storica sala cinematografica cittadina. Risultato ieri ottenuto. “A nulla sono valsi i nostri tentativi e quelli del nostro avvocato, Salvatore Gullì, di far prevalere il buon senso e continuare l’attività, in attesa della decisione del Tribunale di Catanzaro sull’opposizione a uno sfratto dovuto una controversia iniziata nel 2002″, continua Fusto. “Un contenzioso lungo quindici anni nel corso del quale Fusto da inquilino non solo è diventato comproprietario dell’immobile, ma ha sostenuto da solo le spese per gli adeguamenti imposti dalla normativa sulla sicurezza e poi per la digitalizzazione della sala, con dolby digital e proiezioni 3D. Tutto senza alcun esborso da parte dei comproprietari – lamenta Fusto – che peraltro hanno continuato a percepire regolarmente il fitto”.
“E’ paradossale il fatto che noi, pur detenendo quote superiori rispetto a ogni singolo comproprietario, siamo stati privati della disponibilità del locale, mentre un comproprietario con quote inferiori, residente a Soverato, assistito dai suoi legali, si sia attribuita la facoltà di pretendere le chiavi e sostituire le serrature”, continua Fusto. Che definisce “assurda” la situazione, rilevando che il suo legale è riuscito a stento a farsi concedere dalla controparte una proroga di altri 30 giorni prima di sgomberare le attrezzature. “Nella speranza che nel frattempo il giudice si pronunci, affinché non si dovrà dire definitivamente addio a un’attività che da quasi sessant’anni, oltre a far sognare intere generazioni, è punto di riferimento socio-culturale imprescindibile per Soverato e i Comuni del comprensorio”, continua Fusto.
A questo punto sta ai cittadini e alle istituzioni pensare a iniziative di mobilitazione e mediazione nell’immediatezza, affinché la città non perda davvero un pezzo fondamentale della sua aggregazione sociale e culturale, con ricadute non solo sul livello di qualità della vita dei suoi cittadini e di opportunità di apprendimento dei suoi ragazzi, ma anche sul commercio e sull’intera economia del territorio. Sono già decine i messaggi di indignazione e di chiamata alla mobilitazione arrivati sui social. “La cultura non deve morire – dice Sergio Bonaffini – Soverato perderebbe valore!”. “Siamo tutti con voi!”, è il commento di Alessandra Pultrone. Solo qualche esempio delle decine e decine di messaggi che da questa mattina, nel giro di poche ore, stanno affollando la pagina facebook del Supercinema Soverato e i profili social dove è apparsa la notizia.