Appena due giorni dopo il comunicato sul buon andamento del porta a porta a Soverato e sui conseguenti risparmi, pari a oltre 45 mila euro nel mese di giugno, il primo cittadino Ernesto Alecci emana un’ordinanza che però sembra testimoniare tutta la difficoltà della situazione attuale della raccolta rifiuti cittadina. Raccolta che se da un lato ha da due mesi cominciato a funzionare con l’agognato sistema “porta a porta”, dall’altro come testimoniato dal nostro recente reportage con fotogallery, ma anche da proteste e lamentele dei cittadini, lascia a desiderare per quanto riguarda la pulizia della città; in particolare delle strade, della pineta marittima, dei cestini e delle campane del vetro diventate collettori di immondizia sparsa a terra.
Nell’ordinanza firmata oggi non si parla della situazione dei rifiuti in strada, ma di Soverato come “realtà rivierasca” con “popolazione fluttuante, non residente, sia giornaliera sia in particolare stagionale”. Sarebbe quindi l’aumento della popolazione estiva a creare condizioni non ottimali di raccolta, vale a dire, come si esprime il provvedimento sindacale, “condizioni di eccezionale e urgente necessità per prevenire o eliminare potenziali pericoli che minaccerebbero l’incolumità dei cittadini, a tutela della salute e dell’ambiente”. Una situazione in forza della quale, in deroga alla normativa vigente, si consente alla ditta Mea di (raccogliere e) depositare rifiuti indifferenziati centro raccolta di Caldarello in appositi cassoni scarrabili in via temporanea. La “raccolta straordinaria” è possibile a partire da oggi, 28 luglio, fino al prossimo 4 settembre.
Dopo la pubblicazione del già citato comunicato nel quale esprimeva soddisfazione per i primi risultati del “porta a porta”, ieri lo stesso Alecci si è trovato a intervenire sui social definendo “ingenerosi dopo appena due mesi di avvio del servizio” i commenti e la varie foto di degrado postate dagli utenti. E assicurando maggiore tempestività ed efficacia nella raccolta delle buste e dei rifiuti abbandonati. Anche se non esplicitamente, dunque, l’ordinanza di oggi sembra proprio voler tamponare questa situazione, da più parti segnalata. Una situazione di emergenza, ampiamente prevedibile però tanto all’avvio del porta a porta solo a ridosso dell’estate, quanto per le perplessità sugli accordi con la ditta, che prevederebbero una riduzione dell’impegno nella pulizia stradale a fronte dei “maggiori oneri” della raccolta porta a porta.
t.p.