Soverato, raccolta differenziata: habemus direttore tecnico. Ma i tempi si allungano.

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Palazzo del Comune di Soverato

Completata stamattina in Comune la valutazione delle buste per designare chi si occuperà di rimodulare il contratto per la raccolta dei rifiuti con la Mea, in modo da facilitare l’avvio della raccolta differenziata. Una decisione attesa già da giorni, considerato che le buste sono arrivate in Comune lo scorso 28 novembre e che la data prevista per l’apertura era il 2 dicembre. In ogni caso la decisione finalmente è stata presa, anche se al momento non è ancora stata resa ufficiale. A quanto risulta all’Esuberante, in attesa di conferma da parte dell’ente, tra le due ditte in gara – la Ricrea di Castrolibero (Cs) da un lato, e dall’altro la Greengea Srl in raggruppamento con l’Arpa Onlus, l’associazione che fa capo a Nicola Gioffrè, ingegnere che ha già collaborato a vario titolo con il Comune in questo settore, la scelta sarebbe ricaduta su quest’ultima.

La ditta aggiudicataria dell’incarico, per un importo complessivo di 23 mila euro, oltre a esprimere il direttore esecutivo del contratto, dovrà soprattutto rimodulare il servizio di gestione rsu, come da determina del responsabile di settore Michele Menniti. Questo vuol dire che il Comune si affida ai nuovi “super-consulenti” per trasformare la raccolta differenziata, che per ora da capitolato d’appalto si intenderebbe come “stradale di prossimità”, in raccolta “porta a porta”. Compito non facile viste le acclarate incertezze del capitolato, già sottolineate dallo stesso sindaco Ernesto Alecci nonché da un parere stilato all’epoca dall’avvocato Fabrizio Costarella per conto della commissaria Virginia Rizzo.

Stanti queste premesse appare escluso che la raccolta differenziata porta a porta possa davvero cominciare entro dicembre, come promesso a suo tempo dal sindaco in campagna elettorale. Lo slittamento a gennaio, se non nei mesi successivi, è considerato da Alecci e dall’assessore all’ambiente Rosalia Pezzaniti uno scotto da pagare alla complessità della vicenda ereditata, e alla necessità di rimodulare in maniera efficace il progetto, ottenendo piena collaborazione dalla ditta, prima di partire, onde non incorrere in nuovi problemi una volta che si sarà avviata l’operazione. Certo è che la questione richiede massima priorità e impegno, oltre che per essere un bene vitale atteso da anni e per il quale i cittadini versano i tributi, anche perché in buona parte del comprensorio così come nel capoluogo il porta a porta è già stato avviato.

Teresa Pittelli

 

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