“Buongiorno, ho il piacere di invitarvi domani mattina, venerdì 4 dicembre 2015, alle ore 8:30 presso l’incrocio via San Giovanni Bosco e via Magna Grecia. L’attuale amministrazione ha deciso di non poter più tollerare lo stato di pericolo e degrado urbano che da ben 35 anni è rappresentato dal palazzo in costruzione posto all’incrocio delle due arterie stradali”. Inizia così l’invito appena arrivato alle redazioni giornalistiche dal sindaco di Soverato, Ernesto Alecci, all’inaugurazione del marciapiede e alla rimozione delle barriere nell’area, deturpata praticamente da sempre e resa pericolosa dal palazzo fatiscente e dagli eterni lavori in corso in quel punto.
“Abbiamo quindi deciso, dopo aver sollecitato la proprietà con ben due ordinanze sindacali, di sostituirci a quest’ultima realizzando direttamente i lavori di messa in sicurezza, rimozione barriere architettoniche che invadono la carreggiata e realizzazione marciapiede addebitando quindi i costi ai proprietari del fabbricato.
Finalmente i pedoni potranno percorrere quel tratto di strada senza rischiare di essere investiti e gli automobilisti potranno attraversare l’incrocio in sicurezza grazie ad una visuale maggiore.
In questi anni sono stati infatti diverse decine gli incidenti stradali in alcuni casi anche gravi”, prosegue il comunicato del sindaco. Che aggiunge anche la possibilità che si riserva il Comune, “nel caso in cui la proprietà non si attivi a strettissimo giro a completare l’opera, di affidare l’incarico ai legali per chiedere il risarcimento per danno di immagine e se vi sono i presupposti acquisire il fabbricato tra i beni comunali”.
“L’amministrazione Cambiamenti continuerà a lavorare per la sicurezza dei propri cittadini ed il decoro urbano. Non abbiamo la bacchetta magica per risolvere tutti i problemi in pochi mesi ma il coraggio, la determinazione e l’amore per la nostra città sono alla base dell’ azione amministrativa che portiamo avanti – conclude la nota di Alecci – e che sono certo restituirà presto a tutti noi una Soverato più bella”.
