Marcia indietro del Comune – come era prevedibile – sulla delibera del commissario Salvatore Mottola di Amato che annullava la procedura per la riqualificazione del watefront costiero ritenendola viziata da troppe irregolarità. Nonostante quei vizi, attinenti alla mancata convocazione della conferenza dei servizi sul progetto preliminare, la nuova amministrazione Alecci ritiene che si possa e si debba andare avanti, per riqualificare il litorale a sud della città, un’area che dovrebbe diventare un nuovo punto strategico dal punto di vista turistico e commerciale, anche in vista della futura realizzazione del porto. Il mega-progetto è stato finanziato dalla Regione con 2,7 milioni di euro di fondi Ue, che si sarebbe rischiato di perdere con l’annullamento della gara. La giunta Alecci ha annullato con delibera di giunta di lunedì scorso la precedente delibera commissariale che stoppava la procedura.
Procedura dunque che viene ripresa lì dove era stata lasciata, e cioè con l’esame delle undici proposte progettuali che arrivate al Comune, che verranno valutate ora in tempi necessariamente brevi, visto il 31 dicembre è indicato dalla Ue come data di chiusura di tutte le operazioni. Regista dell’iniziativa: l’assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici Daniele Vacca, che in occasione del dibattito pubblico sulla decisione commissariale di annullare la procedura si era dichiarato contrario. E aveva avvertito il commissario e il responsabile dell’ufficio tecnico, Pino Carnuccio, della fortissima possibilità di perdere il finanziamento. “Procediamo ora alla valutazione dell’offerta tecnica ed economica delle imprese e speriamo di poter arrivare già a fine mese all’aggiudicazione provvisoria dei lavori”, spiega Vacca all’Esuberante.it. Soddisfatto di questa operazione politico-amministrativa di ripescaggio del progetto? “Sono sollevato dal fatto che abbiamo recuperato mesi, che sarebbero invece andati persi con l’annullamento della procedura. Soddisfatto, però, sarò soltanto quando vedrò l’opera realizzata”, sottolinea Vacca. Il progetto preliminare contestato dal commissario Mottola e – secondo quanto da lui riferito – anche dalla soprintendenza ai beni ambientali e paesaggistici è firmato da Enza Chiaravalloti, già responsabile del settore, che l’aveva portato avanti nel corso della precedente amministrazione Alecci.
La decisione del Comune appare quindi come una decisa smentita dell’operato dell’architetto Carnuccio, che non solo aveva rilevato pubblicamente le irregolarità del progetto-Chiaravalloti, ma ne aveva anche realizzato uno nuovo, già portato all’attenzione della soprintendenza. Il nuovo progetto sarebbe stato migliore del precedente, secondo il commissario, anche sotto il profilo del rispetto del pregio naturalistico di quei luoghi e della loro tutela dal rischio di eccessiva cementificazione. A queste critiche la delibera approvata dalla giunta Alecci risponde citando la giurisprudenza e i casi analoghi nei quali l’aver saltato il passaggio della conferenza di servizi sul progetto preliminare non inficia la gara, tanto più in presenza di un forte interesse alla conservazione della procedura e i tempi stretti dettati da Bruxelles. La delibera fa riferimento anche all’opinione prevalente a favore della continuazione della procedura espressa nel dibattito pubblico dell’11 maggio scorso. E il rischio-cementificazione? “Il progetto, che prevede un anfiteatro al di sotto della passeggiata e la riqualificazione della villa con nuovi spazi fitness e percorsi verdi, non presenta questo rischio, che è stato a mio avviso utilizzato più che altro come pretesto”, replica Vacca.
Comunque per non incorrere in nuove vicende tormentate come quella del campo Ippica (in questo caso il Comune è in attesa a ore dell’accertamento paesaggistico che gli permetterà di completare l’opera, pur contestata da molti ambientalisti) stavolta sarebbe opportuno pubblicizzare e condividere il più possibile il progetto definitivo con le associazioni, i cittadini e tutti coloro che riconoscono quell’area come cruciale per la loro qualità della vita e per il futuro della comunità.
Teresa Pittelli