Il Comune di Soverato cerca gli organizzatori degli eventi estivi ma soprattutto primaverili e autunnali nell’immobile ex-Comac, in stato di degrado da anni e nelle intenzioni dell’amministrazione da destinare a centro culturale, artistico ed espositivo. E se finora si è trattato di annunci, ora c’è il bando ufficiale, ovvero l’avviso pubblico per “la selezione di un soggetto privato al quale affidare la realizzazione di un calendario di eventi di interesse culturale artistico ed espositivo”.
Sono ancora fresche le polemiche sulla manifestazione d’interesse per l’organizzazione dei concerti estivi nella Summer Arena, corredate da altri strascichi eventualmente più pesanti dal momento che la documentazione, a quanto risulta, è finita al vaglio dei carabinieri di Soverato per chiarire alcune perplessità su tempi e modalità della procedura; una nuova operazione per l’affidamento di eventi si immagina dunque scrupolosamente priva di incertezze, anche solo apparenti o formali. L’avviso appena pubblicato scadrà il prossimo 10 giugno, e ha la caratteristica di essere a titolo gratuito: il soggetto-manager vincitore non riceverà un un corrispettivo per il servizio e sarà tenuto all’organizzazione gratuita di eventi con divieto di attività commerciali.
Il punteggio sarà maggiore in base alla varietà dell’offerta di intrattenimento artistico, tra mostre, esibizioni, rassegne, eccetera (max 25 punti); all’attività di promozione a supporto degli eventi a seconda della diversità dei canali mediatici utilizzati (max 10 punti); alla provenienza regionale di artisti e opere (max 25 punti) e alla calendarizzazione degli eventi, con una premialità per la destagionalizzazione e quindi la loro organizzazione in giugno o ottobre (8 punti), luglio o settembre (6 punti) e quindi agosto (4 punti); alla quantità di date (max 25 punti). L’immobile è stato finora oggetto di ripulitura da parte del Comune, oltre all’eliminazione di travi pericolose sul soffitto, e l’ente è ora in attesa del certificato di agibilità che laddove non venisse concesso ne impedirebbe l’aggiudicazione definitiva.
L’idea è restituire alla cittadinanza una struttura storica, simbolo di archeologia industriale, per una fruizione collettiva e culturale, ferma restando però la titolarità della Società Comac in liquidazione e la clausola secondo il comodato in uso gratuito al Comune si interromperà al momento in cui terminerà il contenzioso tra i proprietari o i cui il bene venisse alienato.A tal proposito occorrerebbe quindi forse più chiarezza sulla durata dell’appalto in questione, che non sembra evincersi dal bando.
Teresa Pittelli