Soverato: “Nessun progetto per la città. Voto 4 per l’amministrazione”. Pd-Oltre all’attacco.

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Da sinistra, Severino, Moraca e Altamura

Prima novità emersa dall’incontro pubblico “Bilancio di fine anno sulla città di Soverato” indetto ieri dal gruppo consiliare Pd-Oltre all’hotel Nocchiero è “l’intenzione di costituire un nuovo soggetto politico che raccolga insieme gruppo consiliare, circolo del Pd e associazionismo militante, per contrastare l’amministrazione Alecci”, come annunciato in apertura da Francesco Severino, presidente del Pd cittadino e consigliere comunale, che ha tenuto la conferenza insieme al capogruppo Giulio Moraca e alla consigliera Giusy Altamura. Una realtà che dovrebbe concretizzarsi con l’anno nuovo per farsi sentire di più e preparare un’opposizione larga anche fuori dall’aula consiliare.

Foto bilancio città salaParola quindi a Moraca che ha subito elencato “quelle che rappresentano promesse mancate da parte dei Cambiamenti“: la scuola di largo Cardillo che “ancora chiusa senza che si sappia niente su quando sarà ultimata, anzi secondo rumors anche la seconda impresa avrebbe sospeso i lavori per insufficienza di fondi”; la navetta che non è attiva; la raccolta differenziata “che doveva iniziare entro Natale e invece nulla”; il piano spiaggia mancante e il progetto waterfront che ormai ha perso i 2,8 milioni di euro del pisl ed è appeso al filo dell’eventuale redistribuzione dei fondi del Pac. “Siamo a dicembre, quando i lavori sarebbero dovuti essere finiti e invece sono appena iniziati; sarebbe bastato mettersi di buona lena a giugno, con doppio turno, e in tre mesi si sarebbero potuti completare. Invece si è perso un sacco di tempo, e ora possiamo ottenere solo quello che spendiamo come lotto funzionale”. Moraca si è soffermato sul primo acconto di 600 mila euro ricevuto dal Comune dalla Regione, e su come ci si sta muovendo per spenderli. “Demolire la villa comunale per farci un parcheggio e qualche pista di skateboard: questa è la progettualità dell’amministrazione per la nostra ex-villa, il cui perimetro erboso è stato ormai sfigurato per sempre”, ha esclamato Moraca.

Foto bilancio sala 2Un tema, questo dell’abbattimento della villa comunale, venuto fuori più volte nel corso dell’incontro, anche nelle parole del segretario del Pd Fabio Guarna, che ha condannato “la distruzione di opere compiute da altre amministrazioni” chiedendosi come mai “chi ha voluto e realizzato quelle opere oggi taccia”. “Furia iconoclasta paragonabile a quella dell’Isis!” è poi l’ironica definizione di Gabriele Maltese, intervenuto in merito dal pubblico (chiedendo però conto dell’idea di waterfront della minoranza, che ha rinviato la risposta ad altra sede, ndr). Critiche poi da Moraca anche agli incarichi di direzione lavori conferiti “senza evidenza pubblica e trasparenza”. Il capogruppo Pd-Oltre è quindi passato alla grande questione dei conti dell’ente, protestando contro un indebitamento “eccessivo e talvolta controproducente (vedi rinegoziazione di mutui sotto i 50 mila euro che costa 194 mila di interessi), deciso senza passare per il consiglio (la nuova tranche da 750 mila euro), arrivando a una massa debitoria che a partire dai 16 milioni concessi da Cassa depositi e prestiti e considerando il debito Caminiti e interessi in tutto arriva a 30 milioni”. “Ma se 2,8 milioni di euro ribaltano il lungomare cosa avremmo potuto fare con 30 milioni, mentre invece la città è senza prospettiva e il Corso anche a Natale è una desolazione? Provo molta rabbia – ha sottolineato Moraca – e per essere generoso ad Alecci&c. do un 4”.

Moraca ha anche ricordato la sua difficoltà nell’accedere ai documenti, “tanto da essere dovuto ricorrere ai carabinieri per ottenere quelli sul waterfront da parte del responsabile del settore tecnico, mentre l’elenco delle transazioni non mi è stato mai fornito”. “E’ questa la trasparenza, il nuovo modo di governare, il cambiamento?”, ha chiesto l’ex candidato sindaco, che ha lanciato una provocazione: “Visto che dicono di essere attenti ai poveri e al sociale, risparmino sui bonus ai dirigenti, visto che continuiamo a premiare gente che da anni non ottiene alcun risultato soddisfacente, vedi differenziata con le tasse al massimo e nessun servizio”, ha concluso Moraca, chiarendo carte alla mano che anche il nuovo incarico di esecuzione del contratto affidato alla società GreenGea non è risolutivo, visto che il capitolato d’appalto non prevede la raccolta differenziata. Critiche queste, sia all’assenza di trasparenza amministrativa che alla dirigenza, alle quali si è associato dal pubblico Emanuele Salatino.

Paparazzo
Intervento di Maurizio Paparazzo

Altro tema che ha tenuto banco è quello delle iniziative di beneficenza del Comune, come la mensa sociale in sala consiliare il 25 dicembre con la quale l’amministrazione apre la sua casa ai bisognosi, ma che non sembra riscuotere il consenso della minoranza. “Compito delle politiche sociali è la programmazione e non mi sembra ci sia, forse l’assessore Fazzari ha le idee un po’ confuse”, ha detto Moraca, seguito a ruota dagli interventi critici di Francesco Francavilla (“Sono trasecolato dal pranzo per i poveri pubblicizzato con manifesti e comunicazioni stampa, quando il Vangelo dice: la destra non sappia cosa fa la sinistra”), e Maurizio Paparazzo (L’articolo 2 della Costituzione prevede doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale, che vanno ben oltre queste iniziative estemporanee). Critiche al sindaco Ernesto Alecci anche “perché si continua a dire cosa ci faccia a Soverato Michele Drosi, sindaco di Satriano e numero 2 Pd provinciale: ma siamo la terza città della Provincia o un piccolo campanile?”, ha chiesto Francavilla, al quale ha fatto eco Severino ricordando l’importanza del progetto-porto al quale i Comuni di Soverato e Satriano devono collaborare. A intervenire sul finale Antonio Rattà, d’accordo con le critiche e pronto a collaborare al nuovo soggetto politico. Nel complesso un bilancio negativo quindi, quello prospettato dalla minoranza, unita nel chiedere un cambio di passo.

Teresa Pittelli

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