Annullare la convocazione del consiglio comunale in quanto viziata non solo dalla mancanza di alcuni passaggi previsti dalla legge, ma anche perché ha già violato i termini assegnati dalla diffida del Prefetto pena lo scioglimento del consiglio comunale. Diffida prefettizia arrivata in Comune il 13 agosto – si legge nella delibera – e i cui termini sarebbero dunque già abbondantemente scaduti lo scorso 2 settembre. Questa la richiesta trasmessa stamattina in Comune dal gruppo di minoranza Pd Oltre, firmata dal capogruppo Giulio Moraca e dalla consigliera Giusy Altamura. Di seguito il testo dell’istanza, presentata stamattina in Comune e indirizzata al presidente del consiglio comunale, al sindaco, al segretario generale, al responsabile dell’area finanziaria e al revisore dei conti, oltre che ai consiglieri comunali (nell’immagine qui sotto il testo originale della missiva).
Oggetto: richiesta di annullamento in autotutela della convocazione del consiglio comunale del 06.09.15.
I sottoscritti consiglieri Giuseppina Altamura e Giulio Moraca fanno presente come la convocazione del consiglio comunale fissato per il prossimo 6 settembre sia avvenuta in violazione del termine indicato nella diffida del Prefetto e pertanto, e non solo, la stessa risulta viziata e illegittima. Ed invero, con comunicazione prot. n. 0069835 del 13.08.2015, trasmessa a mezzo pec, il Prefetto di Catanzaro ha diffidato il Comune di Soverato all’approvazione del bilancio di previsione entro e non oltre venti giorni: termine che, pertanto, risulterebbe scaduto il 2 settembre 2015, a nulla rilevando la data di acquisizione al protocollo dell’ente. Diretta conseguenza di tale mancanza, nostro malgrado, sembrerebbe l’adozione dei provvedimenti di cui all’art. 141 del DLgs 267/2000, in forza del quale il Prefetto nomina un commissario che si sostituisca all’amministrazione inadempiente e avvia la procedura per lo scioglimento del consiglio.
In ogni caso, la convocazione del consiglio comunale risulta irrimediabilmente viziata ed illegittima per i seguenti motivi:
1) mancato rispetto del termine di legge (TUEL) – confermato dai regolamenti dell’Ente – di venti giorni per il deposito della documentazione relativa al bilancio, falsamente attestata in data 17.08.2015 ed in realtà avvenuta in data 18.08.2015, data quest’ultima in cui è stata pubblicata la delibera di GM che ha approvato lo schema di bilancio di previsione ed è corrispondente alla data della relazione del revisore dei conti;
2) mancata completa pubblicazione dello schema di programma triennale dei lavori pubblici prima dell’approvazione del bilancio di previsione: lo stesso infatti, adottato con delibera GM 26 del 31.07.2015, è stato pubblicato in data 18.08.2015 e non rispetta il termine normativamente prescritto di giorni 60 di pubblicazione: termine tra l’altro richiamato come obbligatorio nelle premesse della delibera di giunta.
Tutto quanto sopra, unitamente alle ulteriori gravi violazioni denunciate dal consigliere Francesco Severino, non consente la legittima costituzione e l’avvio dei lavori del Consiglio Comunale e inibisce all’Ente ogni ulteriore attività, motivo per cui si chiede l’annullamento in autotutela della convocazione del consiglio comunale del 06.09.15.
Distinti saluti.
Soverato, 4 settembre ’15
Giuseppina Altamura
Giulio Moraca