L’ex Morgana riaprirà presto i battenti. E’ la New Generation di Francesco Procopio la ditta che si è aggiudicata in via provvisoria l’affitto per i prossimi sei anni, rinnovabili per altri sei, dell’immobile situato in via Aldo Moro all’angolo con via Amirante, ormai conosciuto da tutti come il “Morgana” dal nome dello storico locale degli anni ’80 e ’90. Una realtà molto apprezzata e centrale per la cittadina, richiamo per la fruizione gratuita di proposte culturali di spessore, dai concerti ai festival letterari, oltre alla ristorazione. Esperienza chiusa in maniera traumatica, dopo uno sfratto esecutivo del Comune nei confronti dell’ex gestore, dopo alcuni anni di chiusura.
L’area contempla un giardino di 1200 metri quadri e da una struttura in legno, nel cuore della zona deputata all’istruzione e all’intrattenimento socio-culturale, a pochi passi dal teatro comunale, dall’Acquario e dalla maggior parte degli istituti scolastici. Secondo l’amministrazione dovrebbe ora con la locazione tornare a nuova vita, evitando secondo la logica adottata dalla giunta Alecci – così come per altri beni storici come il mercato coperto – l’alienazione e quindi l’uscita dal patrimonio collettivo. Che tipo di proposta interesserà quindi la preziosa e centrale area verde?
La curiosità è molta. E in attesa che l’aggiudicazione provvisoria varata dal Comune a fine maggio al termine delle procedure di gara (nelle more della richiesta di un parere per le osservazioni di un’altra ditta partecipante) diventi definitiva, si può anticipare che la ditta aggiudicataria, New Generation di Francesco Procopio con sede a Soverato, è specializzata in ristorazione ed eventi. La società gestisce già il Roof Garden, ristorante e bar, del Casinò di Sanremo, unendo i servizi gastronomici a eventi di gala come la sfilata della casa orafa Gerardo Sacco in occasione del Festival della Canzone 2015, o la presenza del Club Ferrari “Passione rossa” lo scorso maggio. Ancora da vedere, quindi, se e come la futura gestione coniugherà la plausibile aspirazione a una continuità socio-culturale dell’area verde con i nuovi progetti.
Teresa Pittelli