Tradizionale bagno di folla in mare per salutare la barca della Madonna di Portosalvo che in processione sulla “Valentina” ha ancora una volta commosso ed entusiasmato il mare di fedeli che l’hanno salutata con il tuffo rituale al suo passaggio. Sull’imbarcazione, accanto a don Pasquale Rondinelli, parroco di Soverato Marina, e don Gino Martucci, direttore dell’istituto salesiano, il nuovo sindaco Ernesto Alecci con il tricolore, che si è sbracciato per salutare le folle. I due lidi che si sono distinti per i fuochi d’artificio sono stati come di consueto il S. Domenico della famiglia Vitale e Il Sombrero della famiglia Abruzzo. Particolarmente partecipata la cerimonia dell’uscita della statua della Madonna dalla chiesetta di Portosalvo, accolta da una miriade di fettucce colorate recanti la scritta W Maria e dalla banda U. Pacicca. Al seguito della Madonna, oltre ai sacerdoti, le autorità locali e le forze dell’ordine, dall’Arma dei carabinieri con il comandante della Compagnia di Soverato Saverio Sica e il comandante della stazione locale Giuseppe Di Cello, alla Guardia costiera rappresentata dalla tenente di vascello Ilaria Toraldo, a capo del Circomare Soverato. Presenti gli uomini della polizia municipale, della polizia stradale e della Guardia di Finanza. Tante le associazioni che hanno partecipato alla manifestazione offrendo il proprio contributo, tra le quali l’Ordine di Malta Cisom che aveva la sua postazione di pronto soccorso a mare, e la Misericordia.
E in attesa dei fuochi di artificio di mezzanotte, ecco la prima fotogallery della processione della Madonna dalla Chiesa fino all’imbarcazione, e poi a mare per il tratto di costa che anche quest’anno le ha tributato il suo caloroso ed emozionato omaggio. Da notare, quest’anno, la presenza del reparto Pediatria dell’ospedale di Soverato, che ha indirizzato alla madonna le preghiere per i bambini scritte dalle mamme, e portate fino alla barca a nuoto da Marco Pichetti. La preghiera (e non i giochi pirotecnici o il contorno, giusto ma non centrale), è la cifra spirituale che l’opera salesiana ha voluto imprimere alla festa di quest’anno. “Una comunità che prega è una comunità che funziona”, ha ricordato nella sua omelia don Italo Sammarro.
R.E. (foto di copertina Ernesto Sestito, foto Oreste Montebello)