“…poi d’improvviso un miracolo tante persone mi applaudono i fari sul palco si accendono”. Si può riassumere come un verso di una sua celebre canzone, Un uomo e una valigia, la giornata di oggi dedicata a un grande della musica italiana: Mino Reitano, scomparso nel gennaio 2009, al quale l’amministrazione comunale ha dedicato oggi la piazzetta nei pressi di viale Aldo Moro. Scomparso ma sempre presente nei cuori di tutti, come testimonia l’affetto della popolazione soveratese presente al Teatro Comunale di Soverato stamattina, per l’evento commemorativo organizzato dall’amministrazione comunale e dal promotore Giuseppe Tropea con la presenza dei familiari di Reitano, i fratelli Gegè e Domenico, e la figlia Grazia che pur non potendo esserci per problemi di salute ha ringraziato tutti con un audiomessaggio. L’emozione la si percepiva già all’ingresso del teatro, osservando la bellissima foto di Mino campeggiante con il suo sorriso mentre la sala si riempiva di persone di qualsiasi età, a dimostrazione che Mino è riuscito a coinvolgere tante generazioni con messaggi d’amore, anche e soprattutto per la propria terra. Presenti anche delegazioni di studenti dell’Itc Malafarina, del liceo scientifico Guarasci e dell’Istituto alberghiero, accompagnate dai dirigenti scolastici.
La giornalista Rossella Galati ha coordinato l’evento, caratterizzato dall’intermezzo musicale di due giovani ragazzi, Mirko D’Armini e Stefano Ranieri, che hanno interpretato i successi del cantante di Fiumara (Rc). Uno dei brani, la mitica Italia, ha suscitato entusiasmo in platea, con il pubblico tutto in piedi a cantare questo evergreen della canzone italiana. Primi a salire sul palco sono stati I Figli Di Calabria, che hanno composto due lp (i famosi 33 giri): uno nel 1980 e uno nel 1991. Parole di commozione quelle dei componenti presenti, Pietro Cilurzo, Angelò Laganà, Giacomo Matacera e Pietro Matacera, che tra aneddoti ed episodi significativi ripercorrevano il percorso fatto insieme in quegli anni. Momento toccante la lettera letta a fatica, con la voce rotta dall’emozione, da Giuseppe Tropea, ideatore dell’evento. Parole piene d’affetto e passione, con le quali ha voluto omaggiare la figura dell’artista. In seguito l’intervento dei sindaci di Soverato e Fiumara, Ernesto Alecci e Stefano Repaci, che si sono dichiarati orgogliosi di questo evento per un mostro sacro della musica italiana, sottolineando la ricchezza d’animo del cantautore reggino e la sua immensa popolarità. Chiusura doverosa con i fratelli di Mino, che hanno donato una targa ricordo a Tropea. Dai loro racconti è emerso quello che Reitano raccontava con le sue strofe: passione per il lavoro, forza contro le avversità, amore per gli altri e orgoglio di essere un uomo del Sud, rammentando la bontà che lo ha contraddistinto fino alla morte, quando ha devoluto tutti i suoi risparmi alle persone bisognose.
“E’ un atto dovuto per Mino, fatto con enorme piacere qui a Soverato e siamo felici di questa bellissima piazza, rimarcando in particolare il valore di amare la propria terra sempre e comunque”, è stato il messaggio dei primi cittadini. E grande è stata l’emozione del pubblico, con alcuni fans che avevano preparato striscioni ai accoglienza, una volta giunti sul luogo dell’intitolazione, che ha ricevuto anche la benedizione di don Pasquale Rondinelli, parroco di Soverato marina. Un messaggio di vita e di impegno importante anche per i giovani, che possono rendere grande questa terra con determinazione e mettendoci la passione, rendendola grande e facendola apprezzare nel mondo come ha fatto il grande Mino.
Giuseppe Cilurzo