Accolti nella nuova sede di viale Stazione, ecco presentarsi alla stampa la nuova pro loco la cui assemblea sociale ha eletto all’unanimità presidente Pietro Melia. Una nuova era in gran parte in continuità con la precedente dal momento che il numero uno uscente Franco Cervadoro, seduto accanto a Melia, ha confermato il suo impegno da “presidente onorario” che resta punto fermo, come richiesto un po’ da tutti i soci, anche con la nuova gestione. Parola quindi a Melia, che ha indicato nello “spirito di servizio” e “nell’innamoramento per questa città” le ragioni che lo hanno spinto ad accettare l’incarico. Nonostante le ristrettezze economiche dell’associazione, che non può più contare sui contributi della Provincia e del Comune (“che è praticamente in dissesto”, ha osservato) come un tempo. La pro loco attualmente vive quindi con i soli contributi dei 70 soci tesserati, oltre che con l’impegno personale di alcuni membri dirigenti.
In queste condizioni economiche difficili solo due sono quindi, ha spiegato il nuovo presidente, le manifestazioni alle quali sicuramente si sta lavorando, mentre il resto si vedrà. Le due colonne della programmazione attuale sono, in particolare, l’Ippocampo d’oro, che si terrà in estate, e la festa di S. Martino della prima quindicina di novembre. Melia ha quindi ringraziato tutti i soci e tutti i membri del direttivo uscente, comprese le due associazioni Omicron di Gianfranco Rombolà e Anc di Daniele Clausi che sono ospiti della stessa sede e contribuiscono alle spese per mantenerla. Un ringraziamento, a proposito della nuova sede, anche alle Ferrovie dello stato che hanno ceduto i locali.
L’appello di Melia, programmazione immediata a parte, è per una progettazione di lunga scadenza che riesca una volta per tutte e mettere d’accordo l’intera realtà associativa soveratese, senza alcuna contrapposizione. Una “grande coalizione” che avrà anche il Comune come cabina di regia, visto che il presidente ha annunciato la prossima richiesta di incontro formale tra associazioni e Comune al sindaco, Ernesto Alecci. Il ruolo che la pro loco targata Melia vorrebbe giocare è quello di coordinamento dell’intero programma cittadino, grazie anche al sito che potrebbe fare da catalizzatore per appuntamenti, informazioni, eventi e programmi. Al riguardo la pro loco si è appena dotata di un responsabile comunicazione, Francesco Infusino, esperto web.
Nel direttivo anche Pino Chiaravalloti e Daria Ciaccio in qualità di vicepresidenti, l’inossidabile Cosimo Schiavone tesoriere, Gianfranco Rombolà segretario, Aldo Pullano e Daniele Clausi delegati all’organizzazione generale. Sindaci sono invece Gianna Flematti, soveratese d’adozione ma chiamata dagli amici della pro-loco “Valtellina” per la sua origine di Sondrio, Nando Marruccelli e Pietro Tropea. Per l’estate 2016 la pro-loco spera anche, grazie alla collaborazione di Pino Chiaravalloti, di far tornare in auge la sagra di mezza estate di Soverato superiore.
Teresa Pittelli