Soverato, il taglio dei pino marino “all’Oasi” divide i cittadini.

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La zona interessata dall'eventuale taglio dell'albero
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Manto stradale sollevato in via Marina

Minuti concitati stamattina sul lungomare di Soverato all’altezza della gelateria “L’Oasi”. Gli operai del Comune arrivati con l’escavatore per eseguire l’ordinanza n. 20 del 2015 con la quale il sindaco, Ernesto Alecci, ha disposto il taglio di un pino marino nell’area davanti alla storica gelateria “L’Oasi”, si sono trovati davanti l’opposizione di alcuni residenti e cittadini, che avvertiti da un immediato tam tam sono accorsi per impedire l’esecuzione del provvedimento. Le ragioni poste a fondamento dell’ordinanza sindacale sono rappresentate dal fatto che le radici del pino abbiano “invaso e distrutto il marciapiede con grave pericolo per il passaggio pedonale”, oltre che la rete fognaria e idrica “costringendo il personale comunale a continui interventi di riparazione” e “deformato il manto stradale rendendo pericolosa anche la circolazione”.

Un pericolo da tempo ventilato da alcuni operatori commerciali dell’area con in testa proprio Renato Campise, titolare del bar gelateria L’Oasi, che in passato ha presentato vari esposti al Comune per denunciare quella che a suo parere è una situazione di pericolosità per pedoni e automobilisti, ravvisando un pericolo anche nella costante caduta di pigne di grosse dimensioni e nel fatto che l’albero sarebbe pericolante.

Ragioni non sufficienti per tagliare un pino marino ultra-cinquantennale, specie caratteristica del contesto ambientale, invece, secondo i residenti che si sono frapposti fisicamente tra le ruspe e l’albero, tra i quali gli ex amministratori Gianni Calabretta e Claudio Rombolà, salvandolo momentaneamente dall’abbattimento e chiedendo di conoscere la procedura che ha portato all’ordinanza, e se sono stati chiesti autorizzazioni e pareri da parte delle autorità ambientali per abbattere un pino monumentale; da vagliare, infine, secondo i cittadini che si sono opposti, anche misure alternative al taglio della pianta, di tipo manutentivo, sia dell’asfalto che delle radici. Sul posto è arrivato il vicesindaco Pietro Matacera (Alecci si trova fuori sede), che ha ascoltato le ragioni degli uni e degli altri. Per arrivare alla fine alla decisione di sospendere i lavori fino a nuova determinazione del Comune.

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