Più politici intervenuti a titolo personale come Wanda Ferro o di consiglieri regionali come Enzo Ciconte e Baldo Esposito, che sindaci e cittadini del territorio, a quello che doveva essere un cruciale incontro pubblico sul futuro dell’ospedale di Soverato, centro di un distretto che comprende 30 comuni e circa 100 mila utenti, come ha ricordato in apertura il sindaco, Ernesto Alecci, chiedendo spiegazioni chiare sulla sanità territoriale e sulle alternative, al momento inesistenti, a eventuali nuovi tagli. La grande platea del teatro cittadino scelta come location del consiglio comunale aperto sul tema (indisponibile l’aula consiliare sempre per lavori in corso) ha fatto risaltare forse ancor di più il dato delle assenze, sia della cittadinanza – come se l’argomento non interessasse particolarmente – sia degli amministratori locali (presenti un paio di rappresentanti oltre al sindaco di Gaperina, Gregorio Gallello, e al sindaco di Guardavalle Pino Ussia).
Il dato che è emerso dall’incontro è uno: l’ospedale rischia un forte declassamento, a meno che la revisione del famoso Dca n. 9, il decreto firmato lo scorso aprile dal commissario alla sanità Massimo Scura, non venga rivisto grazie all’escamotage di un decreto ministeriale successivo che permetterebbe qualche margine di manovra. Margine che consentirebbe ad esempio, come ha spiegato Giuseppe Perri, commissario straordinario dell’asp catanzarese che si è schierato a favore di questo “pacchetto di salvaguardia”, il mantenimento dell’ostetricia nonostante sia sotto la soglia dei 500 parti, come baluardo di un territorio che altrimenti si troverebbe sguarnito di assistenza alle partorienti, “con il rischio di numerose nascite per strada o in ambulanza come negli anni ’50”, ha detto Perri (concedendosi anche la battuta-invito ai cittadini “a darsi da fare per fare più figli, visto che a gennaio sono nati 40 bambini a Soverato, e se si mantiene il ritmo si dovrebbe raggiungere la soglia!”). A coadiuvare l’ostetricia ci sarebbe una pediatria rafforzata da almeno altri tre medici assunti (in molti dal palco hanno ricordato la straordinaria figura di Pasquale Alcaro come primario che ha “fatto” il reparto e la sua eccellenza, ndr); strutture complesse da 20 posti letto come medicina e ortopedia, ps ammodernato, laboratorio che però non si sa se ridimensionato o meno.
“Abbiamo ridato fiducia a un personale demotivato, attivando istituti di contrattazione disattesi nella precedente gestione, abbiamo realizzato un piano straordinario di assunzioni, stiamo cercando di far capire a Scura che esistono ospedali di base, come quello di Soverato (Lamezia è invece “spoke”, Catanzaro “hub”) da valorizzare. “Ho portato Scura a sorpresa all’ospedale di Soverato l’altra sera verso le 19, e ha trovato un ospedale vitale e funzionante”, ha raccontato Perri, prospettando insieme al direttore sanitario Carmine Dell’Isola un quadro in cui il presidio cittadino resterebbe un ospedale di base con una sua autonomia, punti di forza intatti e potenziamento dell’organico. Sempre se l’atto aziendale accoglierà queste “tutele” rispetto all’atto originario firmato da Scura.
Ed è proprio su quel “se” che si sono appuntati vari interventi critici, da Francesco Severino (Pd-Oltre) che chiede di deliberare nelle giunte l’invito ai commissari asp a non approvare gli atti aziendali, al vicesindaco Pietro Matacera che si è interrogato sull’antieconomicità di ridimensionamenti o spostamenti di reparti già in funzione, da Wanda Ferro che ha lanciato un grande grido di orgoglio regionale chiedendo a chiare lettere uno stop a un commissariamento “di cui non abbiamo più bisogno”, a Enzo Ciconte che ha sottolineato i 400 milioni di euro che ogni anno fluiscono dalle tasche dei calabresi che vanno a curarsi al Nord in quelle della sanità lombarda o emiliana, forse per “volontà di qualcuno”. “Se governiamo in Calabria e a Roma allora dobbiamo pretendere di cambiare il nostro sistema sanitario senza affidarci alla simpatia o al buon cuore del commissario che viene da fuori”, ha detto Ciconte.
Baldo Esposito ha sottolineato che Soverato è l’unico presidio vivo in un raggio di 150 km di statale 106, chiedendo “la revoca” del commissariamento e invitando però Alecci “a dismettere l’ascia di guerra”. “Non vedo molti sindaci del territorio – ha osservato Esposito – e occorre invece fare aggregazione in questa battaglia”. In proposito Fabio Guarna, segretario Pd cittadino, ha parlato di “mobilitazione delle comunità” ed è tornato a invitare i consigli comunali a esortare i commissari asp nel soprassedere sugli atti aziendali. L’anestesista ospedaliero e sindacalista Renato Barone, infine, ha ricordato i sacrifici importanti per dare risposta ai cittadini in questi anni, e la mancanza di un vero piano di riordino della nostra sanità, che dia risposte in base ai bisogni dell’utenza, prima ancora del “risanamento” economico di un commissario mandato da Roma. Resta da capire il perché dell’assenza della maggior parte dei sindaci del territorio. In proposito potrebbe forse venire in aiuto la dichiarazione letta in apertura dal presidente del consiglio Francesco Matozzo e inviata da Giulio Moraca, capogruppo Pd-Oltre assente per impegni professionali, secondo cui “l’azione amministrativa più corretta e concludente avrebbe richiesto di convocare la conferenza dei sindaci o il comitato ristretto, unici organi titolati alla definizione delle linee di indirizzo in materia, trasmettendo le proprie valutazioni e proposte motivate al direttore Generale ed alla Regione”.
Teresa Pittelli
Gentile Signora Pittelli,
dovremmo meravigliarci?
Pochi giorni fa, la stessa sala era gremita per l’intitolazione della piazza a Mino Reitano! Con grandi soddisfazioni e strombazzamenti a destra e a manca, comprese locandine affisse in tutta la Città! Presenti addirittura le delegazioni dei Licei, accompagnate dai presidi, e presente anche il Parroco!
Oggi la medesima cittadinanza è stata assente: forse neanche era informata, o forse preferisce Reitano, chissà…
Il dato inconfutabile è che se si seminano leggerezze e fumo, si raccolgono leggerezze e fumo! E il senso civico e l’impegno vanno a farsi benedire!
Questo è. Svegliamoci tutti!
Soverato Perché 2
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