Soverato, genitori e presidi Anp a sostegno del dirigente Ic Foscolo. La risposta di Servello.

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Il preside Servello in mezzo agli studenti (foto repertorio)

Lettera aperta firmata da alcuni genitori dell’Istituto Comprensivo Ugo Foscolo di Soverato a sostegno del dirigente Domenico Agazio Servello, in seguito alla vicenda del ragazzino sanzionato per una vicenda relativa a un condom portato in gita. Vicenda che ha fatto il giro dei quotidiani locali e nazionali, soprattutto dopo che a interessarsene è stata la deputata calabrese del M5S Dalila Nesci, sulla scorta della relazione del Garante per l’infanzia e l’adolescenza. La Nesci è stata sommersa fin da subito sul suo profilo facebook di commenti (circa 200) che nella stragrande maggioranza dei casi hanno sostenuto l’operato del preside rinnovandogli stima e fiducia. Oggi sono alcuni genitori dell’istituto a prendere carta e penna.

“Ultimamente il nostro Istituto (I.C. Ugo Foscolo Soverato) e ancor più il nostro ds Servello vengono descritti dalle realtà mediatiche con termini come “inadeguatezza”, “mancanza pedagogica”, “gestione anomala”, in riferimento a una specifica situazione che invece, secondo la nostra opinione, è stata gestita con grande discrezione, garbo ed esperienza. Discrezione che è stata usata con lo scopo di tutelare i minori interessati al fine di evitare pettegolezzi e di far venire fuori gli scenari che hanno portato a determinate decisioni. Non per timore di giudizi altrui ma per preservare da quegli stessi giudizi tutti in bambini in causa”, si legge nella lettera firmata, che riceviamo e pubblichiamo in sintesi.

“Si continua a scrivere e a leggere di un ormai famoso “preservativo sigillato” come il solo elemento della storia. Ma non intendiamo mettere in piazza ciò che già è al vaglio degli addetti, persone di giustizia, in cui vogliamo credere e a cui vogliamo affidarci. Vogliamo solo dire che è molto semplice creare un caso lanciando titoli, sulle testate giornalistiche, come quelli che continuiamo a leggere; crediamo che prima di pubblicare una notizia in modo sensazionale, per la particolare delicatezza della stessa si dovrebbe appurare la veridicità dei fatti e documentarsi leggendone scrupolosamente gli atti; e ad evitare strumentalizzazioni dovrebbe essere tanto più la politica”, prosegue la lettera.

“Noi genitori vogliamo preservare da tutto ciò i nostri figli e i bambini in causa e siamo convinti che il dirigente Servello abbia operato nel modo giusto, perché crediamo che la famiglia e la scuola debbano collaborare e fare un lavoro in continuità per prepararli (in questa fase delicata di crescita e formazione affettiva e caratteriale) alla vita e alla società che li aspetta. Una società dove valore fondamentale deve essere il rispetto per se stessi, per il prossimo e per le regole. Ringraziamo di cuore il nostro Dirigente,  per la disponibilità all’ascolto e l’aiuto fornito per trovare soluzioni appropriate per qualsiasi problema, per la gestione pratica della scuola in questi due anni, ma sopratutto perché nonostante il clamore ha tutelato i nostri bambini e reso possibile lo svolgimento delle attività scolastiche nella più assoluta normalità e tranquillità; noi genitori sappiamo che i nostri figli erano e sono in buone mani. Grazie preside Servello”, conclude la missiva.

E il dirigente chiamato in causa non ha fatto mancare la sua risposta a stretto giro. “Un ringraziamento incondizionato ai genitori dell’Ic Foscolo per la solidarietà, la vicinanza, la stima e l’affetto che mi hanno dimostrato in questo complicato passaggio e nei due anni che ci hanno visti collaborare per raggiungere un fine comune: la formazione completa dei loro figli e dei “miei” ragazzi! Grazie per avermi aiutato a garantire verso tutti equità, equilibrio e uguaglianza. Vi porterò nel mio cuore come una delle esperienze più esaltanti e gratificanti della mia vita professionale e personale. Un abbraccio a tutti – scrive Servello – nessuno escluso”.

Alla lettera dei genitori oggi si è aggiunta anche un’uscita pubblica di Raffaele Folino, presidente provinciale Anp (associazione nazionale presidi), pubblicata dal Quotidiano della Calabria, che ricostruisce l’intera vicenda schierandosi in favore delle decisioni del dirigente e del consiglio di classe. Decisioni ritenute dal rappresentante Anp “rispettose dei regolamenti disciplinari”, ma anche di ragioni di opportunità e sensibilità richieste dalla situazione.

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