Soverato, exComac, Summer Arena, conti e accesso atti: il consiglio si divide su tutto.

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Ernesto Alecci, sindaco di Soverato (in secondo piano il responsabile finanziario Paolo Macrina)

Il consiglio comunale di ieri pomeriggio inizia con l’unico momento di riflessione e unità per la vicinanza espressa dal presidente del consiglio Francesco Matozzo al consigliere delegato Emanuale Amoruso per la recentissima perdita del padre Giovanni. Ma è il solo momento di “pace”. L’aula si scalda subito con l’interrogazione di Giusy Altamura (Pd-Oltre), che denuncia la singolare circostanza per la quale lunedì scorso “le sarebbe stato impedito un accesso agli atti della manifestazione Summer Arena (i concerti estivi che partono il 15 luglio al campo Nunzio Marino)”. Secondo la ricostruzione di Altamura il fascicolo – da rilasciare secondo regolamento al consigliere di minoranza per presa visione anche su semplice richiesta verbale – “le era stato in un primo momento fatto esaminare dal responsabile del settore tecnico, mentre in seguito all’arrivo e all’intervento dell’assessore Daniele Vacca le sarebbe stato tolto”.

Una denuncia dalla quale la maggioranza si è difesa prima con il sindaco Ernesto Alecci secondo il quale “gli atti erano al momento al vaglio della commissione giudicatrice e saranno disponibili al termine della commissione”; poi con Vacca che ha fornito una versione diversa da Altamura, asserendo di “essere intervenuto solo per chiedere delucidazioni alla segretaria comunale, apprese le quali il responsabile utc Michele Menniti avrebbe agito di conseguenza”; e infine con il vicesindaco Pietro Matacera che ha accusato la consigliera Altamura di “essere stata avvistata negli uffici dietro il pc di un dipendente a chiedere stampe di documenti, senza che per questo noi alziamo polveroni o ci rechiamo dai carabinieri (cosa che a quanto risulta quel giorno Altamura avrebbe fatto, accompagnata dal capogruppo Pd-Oltre Giulio Moraca, ndr)”. In soccorso della maggioranza anche la segretaria Crapella, secondo la quale addirittura anche la presa visione “richiederebbe più formalità perché occorre avere il tempo di mettere a disposizione un dipendente”. Infine a chiudere Alecci, che ha definito “poca cosa” queste vicende rispetto ai problemi della città.

“Esaurita” si fa per dire la questione, visto che la gestione della visione degli atti da parte del consigliere, secondo regolamento doverosa anche su semplice richiesta verbale, non sembra quindi del tutto chiarita, si è passati all’immobile di archeologia industriale Ex-Quarzo-Comac, che da oggi ospiterà eventi e manifestazioni culturali sulla base di un progetto presentato da un’associazione catanzarese. “Abbiamo ricevuto comunicazione con un’informativa ai consiglieri e ai carabinieri che ipotizza “una verifica da parte di organismi superiori” della procedura, e l’eventualità di “nuocere alla cittadinanza e all’interesse pubblico qualora si continui su questa strada”, ha esordito il capogruppo Moraca. La comunicazione citata da Moraca, proveniente dall’architetto Marisa Gigliotti, farebbe riferimento ad “assenza di verifica strutturale e nulla-osta paesaggistico”, oltre a “lavori realizzati in economia” sui quali la professionista avrebbe da ridire.

Anche qui dura presa di posizione della maggioranza, da un lato con una vivace critica alla Gigliotti: “Da qual pulpito viene la predica? Da una professionista con vari incarichi nelle amministrazioni del passato – ha affermato il sindaco – e alla quale si devono opere inefficienti come i bagni pubblici, scempio mai utilizzato”; dall’altro con l’invito sempre di Alecci, come risposta all’interrogazione, “a venire oggi alle 19.30 alla conferenza di presentazione del progetto”, visto che “finché era una cloaca insalubre nessuno diceva niente e adesso che abbiamo pulito e riqualificato a qualcuno non sta bene”. Moraca si è detto insoddisfatto della risposta, chiedendo “una replica nel merito tecnico-amministrativo delle contestazioni e non un invito all’inaugurazione”. A quel punto Vacca e Matacera hanno assicurato che si risponderà per iscritto al prossimo consiglio comunale; quest’ultimo ha anche annunciato “una denuncia alla Gigliotti per le sue esternazioni a mezzo stampa, da parte dell’organizzazione e di alcuni consiglieri di maggioranza”.

Si è quindi passati alla vicenda “Summer Arena”. Alecci ha ipotizzato un probabile ricorso con denuncia contro la commissione comunale che ha negato l’aggiudicazione definitiva, a detta di Maurizio Senese, il promoter dei concerti estivi che aveva ottenuto quella provvisoria. “Senese aveva in buona fede presentato i sei concerti già contrattualizzati riservandosi di aggiungere gli altri non appena ottenuto il contratto, come spesso accade in questo ambiente quando prima di aggiudicarsi una gara si firmano pre-contratti che poi possono saltare ed essere sostituiti”, ha ricostruito il sindaco. Che ha giustificato la “riassegnazione” dell’area a Senese per le singole date con il ritorno turistico, commerciale e d’immagine per la città. Da qui poi la “tirata”: “Avremmo dovuto assegnare l’area a Senese fin dall’inizio, senza fare nessuna gara. Del resto così si è sempre fatto a Soverato, dal Mgff alle piste di pattinaggio e concerti vari, eventi che sommati sono costati milioni di euro senza che nessuno si lamentasse, mentre noi siamo gli unici che con trasparenza abbiamo indetto le gare”, ha esclamato il sindaco (va notato però che la vicenda appare un po’ tormentata, visto che sulla gara in questione sarebbero ancora in corso verifiche dell’Arma; Mgff poi era una rassegna legata alla città, non del tutto paragonabile a tappe estive di tour, ndr).

Infine la delicata questione dei conti del Comune. Al momento di deliberare la revisione del riequilibrio pluriennale già rimodulato, Moraca ha eccepito che i principi giuridico-contabili consentirebbero “questa operazione solo per ripianare il disavanzo scaturito da un riaccertamento straordinario. Riaccertamento che voi avete già fatto – ha spiegato Moraca – con delibera del 6 settembre scorso per 3,8 milioni da ripianare in 30 anni”. Per Moraca insomma non si può “derogare ad libitum ai principi di diritto”, e questo piano “non si può fare”. Il responsabile del settore finanziario Paolo Macrina, spesso chiamato in causa da Moraca a rispondere in consiglio a dubbi e critiche, ha invece opposto “la nota del ministero dell’interno che chiede ai Comuni di rimodulare”, dicendosi “certo della correttezza della delibera”. Nota ministeriale che per Moraca “sarebbe però precedente ai principi ribaditi dalla Corte dei conti e non riguarderebbe il Comune di Soverato”. Alla fine, anche sulla scorta della chiosa di Alecci secondo il quale “il piano è stato valutato con i nostri consulenti e per noi va bene”, la delibera è passata a maggioranza, con i voti contrari di Pd-Oltre (assente il consigliere Udc Salvatore Riccio per motivi professionali).

Teresa Pittelli

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