Quindici anni di attività, centinaia di coristi grandi e piccoli passati dalla sapiente direzione di Ida Raynal, fondatrice e direttrice del coro “Il Mosaico”, collaborazioni con le istituzioni, in particolare scolastiche, che hanno portato in primavera questa realtà d’eccellenza calabrese a esibirsi a Napoli nell’ambito de “La Piazza Incantata”, il più grande coro del mondo, con 13 mila coristi in piazza del Plebiscito e la diretta Rai. Ora il “Il Mosaico” è stato riconosciuto, con delibera di giunta comunale proposta dal consigliere Emanuele Amoruso e votata all’unanimità, “d’interesse comunale per le funzioni di tutela e custodia del patrimonio socio-culturale locale”.
Nato da un’idea del Maestro Raynal all’interno del contesto scolastico, come corso di canto corale aperto a tutti e gratuito, nell’ambito dell’istruzione degli adulti, è poi diventato una realtà molto varia, all’interno della quale si formano anche i bambini (circa una ventina le voci bianche dell’Ic comprensivo Ugo Foscolo). L’obiettivo primario era e continua a essere la formazione nell’ottica della life- long-learning, l’apprendimento permanente durante tutto l’arco della vita. “In un ambiente fortemente caratterizzato da ritmi frenetici del vivere quotidiano e dall’affermazione costante di sé, la ”coralità” diventa un valore aggiunto da perseguire, attraverso il piacere di stare insieme, di socializzare, confrontarsi, ma anche luogo ideale di apprendimento, di scoperta/ riscoperta dell’arte e della musica”, spiega Raynal, che ieri ha dato un emozionato annuncio sul suo profilo social, ringraziando Amoruso e il sindaco Ernesto Alecci.
Il progetto, senza fini di lucro, ha ricevuto e accolto numerose iscrizioni fin dal primo anno (circa 60 ogni anno) ed è presente nel territorio in modo stabile e continuativo da ormai quindici anni. Se in un primo momento i componenti del coro erano prevalentemente adulti, l’utenza ora è più variegata e arricchita da studenti della scuola primaria, della scuola secondaria di primo grado e della scuola secondaria di secondo grado. Un gruppo cosi’ eterogeneo ha permesso di soddisfare e di estendere il proprio raggio d’azione verso una fascia d’utenti più composita, arricchendo il patrimonio culturale e musicale di ciascuno, piccoli e grandi, e interagendo sinergicamente con l’ambiente culturale e sociale circostante. Non è stata casuale la scelta del nome “Il Mosaico”, il contributo di ognuno diventa un “tassello” indispensabile per la produzione di eventi musicali, un mosaico ricco di contenuti formativi per gli iscritti e significativi per la realtà soveratese .
Il coro “Il Mosaico” ogni anno, a conclusione del lavoro svolto, presenta sul territorio spettacoli finali; tre o quattro per ogni anno, tra i quali immancabile e ormai tradizione per il pubblico è lo spettacolo natalizio e quello a conclusione del corso. Sempre pronto a dialogare sinergicamente con le realtà associative, culturali e significative, e a operare dando il proprio contributo per la crescita culturale del proprio territorio interagendo con associazioni, pro loco, amministrazione comunale, agenzie educative e quelle religiose che hanno da sempre dialogato con “Il Mosaico” organizzando circa 70 concerti non solo a Soverato, ma anche nel suo hinterland. Il coro si impegnerà d’ora in poi, ai sensi della delibera, ad assicurare al Comune almeno tre esibizioni a titolo gratuito in occasioni pubbliche che saranno individuate.
“E’ con immenso piacere che comunico ai miei coristi, al pubblico che ci ha sempre seguito, a chi ci ha sostenuto, a chi ha apprezzato o criticato il nostro lavoro, che da oggi noi siamo il coro della Città di Soverato. Solo scriverlo mi emoziona, mi inorgoglisce e mi rende felice, a riprova che la passione, quella vera, la costanza, L’ onestà, la perseveranza e il lavoro vincono sempre”, commenta Ida Raynal. A lei e ai coristi i complimenti e l’in bocca al lupo per sempre maggiori traguardi dalla redazione de L’Esuberante.it.
Teresa Pittelli