Pronta la “resa dei conti” tra la maggioranza e l’opposizione in consiglio comunale, è il caso di dire, dal momento che mercoledì prossimo, 15 giugno, è stato fissato il consiglio comunale per l’approvazione del rendiconto 2015 e del bilancio preventivo 2016/18. Una seduta, quella convocata dal presidente del consiglio Francesco Matozzo all’indomani della conferenza capigruppo che si è svolta ieri sera, che in realtà contiene ben tredici punti all’ordine del giorno, tra i quali si nota anche “l’approvazione della fattibilità tecnica ed economica” della futura sede dell’Asp, oltre a vari punti di tipo più burocratico e amministrativo.
Ovviamente tutti gli occhi sono puntanti però sui punti n. 11 e 13, cioè l’approvazione dei documenti contabili, per la quale il Comune è stato anche diffidato a procedere dal prefetto, e sulla quale si concentra l’attenzione a causa delle preoccupazioni non nascoste negli ultimi mesi dagli stessi amministratori sul monte debiti del Comune e l’ipotesi dissesto. A preoccupare, in particolare, sono stati tre debiti: i 4 milioni circa del risarcimento “Caminiti”, i 400 mila arrivati con la sentenza a favore dei “Raspa” per danni alluvionali e soprattutto il mega-debito per servizio idrico 1988-2004, pari a circa 8 milioni di euro ora pretesi dalla Regione ma stralciati dai documenti contabili degli ultimi anni perché considerati prescritti.
Una situazione che sarà esaminata in consiglio alla luce delle carte portate all’approvazione dell’aula dall’amministrazione, ma che già in partenza sembra delicata, con la minoranza pronta sicuramente a dare battaglia dopo l’esame dei documenti, che per entrambi i gruppi di opposizione – come anticipa Salvatore Riccio del gruppo misto – “non darebbero sufficienti garanzie contabili sulla copertura di quei debiti nel rendiconto, con conseguenti ripercussioni anche sul bilancio previsionale”.
Teresa Pittelli
