Soverato, consiglio aperto sulla sanità: un flop dal quale si dovrebbe imparare.

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In qualità di consigliere comunale di Soverato mi sento in dovere dopo l’ultimo consiglio comunale di intervenire con la presente nota, così come mi sono sentito in dovere di partecipare per senso delle istituzioni al civico consesso convocato per discutere di sanità con il direttore generale dell’asp, Perri, alla presenza dei sindaci del basso jonio, i quali osservo hanno disertato l’iniziativa non per mancata sensibilità verso il tema, quanto piuttosto per il senso di responsabilità e per la serietà che contraddistingue la loro azione, specie in materie delicate come questa, che non possono essere affrontate e trattate con superficialità come l’amministrazione in carica ha dimostrato. Sono molto preoccupato per il destino di alcuni reparti di Soverato ma a questa preoccupazione si aggiunge quella verso coloro che governano la terza città della provincia di Catanzaro e punto di riferimento del basso-jonio su cui insiste il nosocomio di Soverato, che avrebbero voluto assumere, come sarebbe stato giusto, il ruolo guida per la difesa dell’ospedale ma che hanno dimostrato completa inadeguatezza a vestire i panni di paladini della sanità del soveratese.
Ed infatti, messo da parte il flop dell’iniziativa confermata dall’assenza dei sindaci interessati alla difesa dell’ospedale di Soverato, gli amministratori locali hanno concluso un consiglio comunale senza assumere alcun deliberato. Un deliberato che era stato chiesto a gran voce dal sottoscritto in cui si proponeva di invitare il dg Perri a non assumere alcun provvedimento destinato alla riorganizzazione della sanità del basso-jonio prima di avere ascoltato in sindaci del territorio. Sarebbe stato un atto semplice e, come ribadito dal segretario di circolo del mio partito, sarebbe potuto comunque servire a testimoniare la determinazione da parte della città a non volersi far passare sotto il naso decisioni che avrebbero potuto compromettere i servizi ospedalieri. Niente di tutto questo. Il sindaco si è limitato ad analizzare la situazione in premessa, per poi concludere che prima di discutere fra primi cittadini è necessario capire bene la situazione. E allora mi chiedo, insieme al mio partito che da mesi a tutti i livelli è in trincea per difendere la sanità calabrese: perché il sindaco che deve ancora capire bene la situazione si è tanto affrettato a organizzare un evento che potrebbe addirittura rivelarsi un boomerang per la difesa dell’ospedale, e non ha avviato una seria campagna di ascolto dei soggetti interessati, a partire dai suoi colleghi del basso jonio?
Ancora una volta dai banchi della minoranza, agli amministratori in carica, era stato offerto un salvagente, ma a questo punto non sappiamo per quale ragione, hanno preferito annegare piuttosto che seppellire l’ascia di guerra come il consigliere regionale Baldo Esposito gli ha consigliato. Una guerra che combattono contro non si bene chi e per quale ragione e che comunque, se non faranno smettere mettendo da parte gli orgogli giovanili, rischia di mietere molte vittime che saranno purtroppo i cittadini, coloro che dobbiamo tutti (maggioranza e minoranza), garantire e proteggere.
Francesco Severino (consigliere comunale PD – OLTRE)

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