Soverato, cittadini in massa al Miramare: le proposte per lo sviluppo di “Io voglio vivere qui”

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Concrete proposte operative per lo sviluppo dell’entroterra: la creazione di uno sportello informativo e d’ascolto permanente sui bandi europei presso la sede del Gal “Serre Calabresi”; la messa in rete delle progettualità già esistenti sul territorio e finalizzate al recupero dei centri storici abbandonati a fini turistici; la collaborazione con esperti e imprese disponibili a condividere risorse ed esperienze. Tutto questo è emerso con forza nel corso dell’incontro intitolato “Io voglio vivere qui” e promosso, presso il Miramare di Soverato, dal Comitato spontaneo “Trasversale delle Serre – 50 anni di sviluppo negato”. Doveva essere un aperitivo informale ma, visto il grande afflusso di partecipanti, l’iniziativa si è trasformata in un vero e proprio convegno. Al tavolo dei relatori: il coordinatore del Comitato, Francesco Pungitore, che ha aperto i lavori; il referente territoriale per l’area del Soveratese, Giovanni Sgrò, che ha voluto e promosso  la creazione del gruppo di lavoro “Io voglio vivere qui”; il presidente onorario, Ulderico Nisticò; la responsabile dell’area tecnico-legale, Silvia Vono; il presidente del Gal “Serre Calabresi e Alta Locride”, Renato Puntieri;  l’imprenditore Pippo Callipo che ha portato la sua apprezzata e applaudita testimonianza, nonché il suo sostegno alla mobilitazione.
Tantissimi gli interventi, in appoggio alle proposte formulate in seno al Comitato. Tra gli altri, hanno preso la parola: l’esperto di programmazione comunitaria Salvatore Modaffari; il presidente della Pro Loco di San Floro, Floro Varano; il vicesindaco di Gagliato, Domenico Aspro; il sindaco di Satriano, Michele Drosi; la consigliera Slow Food Calabria, Marisa Gigliotti; il sociologo Enrico Vaccaro; il dottor Giovanni Primerano; il componente del Comitato “Trasversale delle Serre” Giovanni Donato. La giovane Maria Antonietta Procopio ha chiuso la serata quale portavoce di un progetto di successo realizzato nella cittadina di Gasperina. Nel pubblico, anche amministratori ed ex amministratori di San Vito sullo Ionio, Cardinale, Chiaravalle e Soverato. “La nostra mobilitazione popolare – è stato spiegato dai responsabili del Comitato – ha un obiettivo prioritario, chiaro e concreto: mettere alle strette l’Anas e chi ha competenze dirette sull’opera per mettere fine alle vicenda tragica e comica della superstrada Jonio-Tirreno. Uno scandalo che dura da mezzo secolo e che per noi, adesso, è diventata una battaglia di civiltà. In seno all’assemblea è, però, emersa anche l’esigenza della proposta. In altre parole, cosa faremo passare, quali contenuti, sulla Trasversale, una volta che sarà realizzata?
Chi transiterà, visto che i nostri paesi vivono uno spopolamento drammatico che dura da decenni e appare inarrestabile?”. Domande che intrecciano, inevitabilmente, i temi dello sviluppo del nostro entroterra. Da qui le idee operative discusse a Soverato e che abbracciano tre grandi temi: 1) il recupero dei centri storici a fini turistici, ovvero la creazione di un modello di sviluppo sostenibile basato su piccoli interventi strutturali sul sistema abitativo esistente; 2) l’utilizzo dei terreni incolti da destinare a produzioni moderne con metodo biologico e biodinamico; 3) una nuova idea di fiscalità di vantaggio per aiutare la ripresa economica e produttiva delle zone interne. “Non un libro dei sogni ma un progetto concreto e fattibile nell’immediato” ha sottolineato Sgrò che, sull’argomento, punta ad un futuro coinvolgimento diretto dell’assessorato regionale al lavoro come motore propulsivo della piattaforma programmatica “Io voglio vivere qui”.
Francesco Pungitore

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