Attimi, anzi ore di tensione, in Comune a Soverato questa mattina per il gesto inconsueto di un lavoratore lpu che voleva richiamare l’attenzione sulla situazione dei pagamenti arretrati ai quindici lavoratori lsu/lpu del Comune. Pagamenti che i lavoratori aspettano da gennaio, con le ansie tipiche e giustificate di una categoria composta per gran parte di padri e madri spesso con famiglie a carico. Il dipendente in questione oggi si è asserragliato dopo le 8 circa di mattina per un paio d’ore al terzo piano di Palazzo di città, rendendo vani gli sforzi del resto del personale di entrare. La situazione un po’ concitata ha richiesto l’intervento in Comune dell’arma dei carabinieri della locale stazione, guidata dal maresciallo Giuseppe Di Cello che è stato spesso disponibile altre volte ad ascoltare le ragioni di questi lavoratori.
Secondo quanto si apprende, varie vicissitudini burocratiche, tra uffici comunali, ministero e Regione, hanno fatto sì che si accumulassero i ritardi nei pagamenti. Dopo un’interlocuzione dei lavoratori con il sindaco Ernesto Alecci, e l’arrivo dei carabinieri, comunque, la situazione verso le 11 del mattino si è alla fine sbloccata. Il personale comunale è quindi riuscito a rientrare nelle stanze del terzo piano e sono attesi ad horas i mandati di pagamento per il mese di giugno, e a fine mese quelli relativi a luglio. Resta invece ancora da sbloccare l’arretrato gennaio-maggio, a causa di un’incongruenza tra pagamenti inviati dalla Regione come lsu/lpu – dunque di importo minore – e pagamenti di importo e titolo diverso che invece spetterebbero, secondo i lavoratori e con il sindaco che concorderebbe con loro, considerata la recente stabilizzazione a titolo di dipendenti a tempo determinato.