Soverato, anche Fazzari e Matacera alla “catena umana” per salvare la ferrovia jonica. Ecco le proposte

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Pietro Matacera, Sara Fazzari, Roberto Galati, Titti Mauro
Gli operai mandati a ripulire la stazione
Gli operai mandati a ripulire la stazione

Associazioni, cittadini, studenti ma anche qualche rappresentante della giunta comunale hanno aderito questa mattina alla stazione di Soverato alla catena umana in difesa della ferrovia jonica organizzata dall’attivista ed ex ferroviere Rocco Spanò. Il passaparola mediatico non ha lasciato indifferenti le località di tutta la fascia jonica e dell’entroterra calabrese per dire no allo smantellamento delle stazioni ferroviarie e sì al potenziamento dei servizi regionali. E questa mattina, forse mobilizzati proprio dal tam tam, un gruppo di operai addetti alle pulizie è stato inviato a tagliare le erbacce più vicine ai binari, anche se questo non basta certo a cambiare l’aspetto decadente della stazione. Immancabile a ogni manifestazione Titti Mauro, presidente dell’Associazione pendolari jonica, che si è detta fiduciosa in una prossima collaborazione dopo che la Regione è stata per tanti anni assente e inadempiente su questo tema.

Dello stesso parere il vice sindaco di Soverato Pietro Matacera che insiespazzaturame all’assessore alle politiche sociali Sara Fazzari ha partecipato all’iniziativa: “Una soluzione per contrastare questo disservizio sarebbe allearsi con chi ha dimostrato di essere efficiente sul gommato per riuscire a creare una grande realtà integrata, cioè una gestione mista pubblico-privato”, ha spiegato il vicesindaco. “L’unica regione d’Italia che è stata ridimensionata dal punto di vista del trasporto su binario è la Calabria, e i tagli vanno avanti da troppo tempo”, ha ricordato Matacera, raccontando di essersi sentito “discriminato e umiliato” già ai tempi degli studi universitari, per le notevoli differenze nel servizio di trasporto fra i treni che collegano il centronord e quelli per il sud. “Era un trattamento razzista nei nostri confronti purtroppo ancora presente”, conclude Matacera.

Roberto Galati con gli studenti
Roberto Galati con gli studenti

Roberto Galati, presidente dell’Associazione Ferrovie in Calabria, se la prende con la Regione che ancora non avrebbe deciso chi sarà il delegato ai trasporti. “Un fatto che a pochi giorni dell’inizio del nuovo anno scolastico è motivo di preoccupazione tra gli studenti pendolari. Senza contare che siamo gli unici in Italia a non aver stipulato il nuovo contratto di servizio con Trenitalia. La Sicilia ha fatto un contratto che prevede persino i treni storici con le vetture d’epoca per attirare i turisti. Da noi invece niente”, insiste Galati. Il presidente di Ferrovie in Calabria ha anche evidenziato che finora i riscontri più importanti li hanno avuti da Trenitalia che ha recepito le proposte sulle modifiche degli orari, ma che in realtà loro, come associazione, dovrebbero confrontarsi con la Regione perché è l’ente decisore. “La Regione è stata menefreghista nei confronti delle nostre proposte ed è nata questa sorta di accordo tra noi e Trenitalia -ha chiarito – per cercare di tenere in piedi quello che c’è e renderlo il più funzionale possibile”.

Maria Giulia Sestito, Ida Sangiuliano e Marco Meliti, rappresentanti della Federazione degli Studenti, hanno realizzato un sondaggio a scuola per capire cosa pensano i principali utenti del trasporto ferroviario, e con i risultati hanno elaborato un progetto per modificare gli orari dei treni nelle fasce di maggior percorrenza, puntando alla creazione di un biglietto integrato per favorire il trasporto gomma-ferro. “L’intenzione era di presentarlo in Regione a giugno così da poter lavorarci fino al inizio dell’anno scolastico, ma tutto è saltato dopo Rimborsopoli – spiega Maria Giulia – ora proveremo a incontrare (fiduciosi) Federica Roccisano, assessore alla Scuola, lavoro, welfare e politiche giovanili, a settembre”. Come ha affermato da chi ha organizzato la manifestazione, la Calabria non ha cittadini di “serie B”, ma residenti onesti, che hanno bisogno di un servizio moderno ed efficiente. Le condizioni obsolete in cui versa la ferrovia non fanno che aggravare il già serio stato di isolamento di cui soffre da anni il territorio . É ora che si punti verso lo sviluppo ma “senza trasporto non c’è futuro”.

Isabelle Nieto

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