Dov’è finita la libertà di scelta? O meglio: dov’è finita la libertà di scegliere il mezzo di trasporto più sicuro per i propri viaggi? La nostra impressione è che ormai migliaia di calabresi jonici siano stati “costretti” a servirsi del trasporto su strada per le lunghe percorrenze, in quanto gli è stato impedito di servirsi di quello su rotaia e addirittura di quello aereo. In una Regione “normale”, subito dopo la soppressione dei treni notturni e diurni a lunghissima percorrenza, che in alcune loro forme appaiono sicuramente anacronistici, si sarebbe puntato immediatamente al rilancio del trasporto regionale ed alla creazione di hub di interscambio con i treni LP ad altà velocità e “tradizionali”.