“L’arrivo della sede dei vigili del fuoco a Soverato è un percorso cominciato già nei primi anni ’90, poi accelerato dalla tragedia del campeggio Le Giare nel 2000, mi sembra quindi fuori luogo da parte del consigliere Salvatore Riccio ascrivere meriti impropri all’amministrazione Mancini della quale ha fatto parte.” Così il vicesindaco Pietro Matacera risponde alla frecciata che gli aveva indirizzato nei giorni scorsi il consigliere comunale Riccio (gruppo misto), che nell’apprendere del mantenimento a Soverato della sede dei vigili, dopo che si era rischiato in maniera più che concreta il loro trasferimento nella vicina Montepaone, aveva rilasciato su queste colonne alcuni commenti. “Mi fa piacere che il giovane vice-sindaco abbia tenuto conto dei suggerimenti del vecchio vice-sindaco su una questione rilevante, vuol dire che qualcosa di buono negli anni scorsi avevamo fatto – aveva dichiarato Riccio – portando qui la sede dei vigili del fuoco”.
Una sottolineatura che faceva eco a quanto già rivendicato il giorno prima da Raffaele Mancini, sindaco dal 2001 al 2011, che nel lanciare l’allarme della “progressiva spoliazione” della città dai suoi presidi più importanti di sicurezza e sanità, aveva ricordato un suo raid personale a Roma, nello stesso anno, “per far firmare all’ex direttore generale del Viminale il decreto che assegnava a Soverato il Distaccamento”. Mancini aveva anche ricordato il supporto offerto dal Comune da lui guidato nei primi mesi al comando dei vigili, con il pagamento delle utenze telefoniche.
Valutazioni che non trovano d’accordo Matacera. “Nel 2001, quando Soverato ottenne l’effettivo trasferimento del Corpo dei vigili, si lavorava già da anni a questo obiettivo, non trattandosi certo di un passaggio che si ottiene in pochi mesi”, osserva Matacera, riferendosi all’amministrazione Mancini entrata in carica nella primavera del 2001. “Quanto al fatto che io abbia colto i suggerimenti di Riccio, ricordo che noi stavamo lavorando già da tempo alla questione del ventilato trasferimento, cercando di risolverla rapidamente e in silenzio – prosegue il vicesindaco – che è la modalità che contraddistingue la nostra azione, al contrario di chi invece usa rilasciare invettive e dichiarazioni inopportune”.
(tp)
