Il 28 e il 29 novembre le strade del fascinoso borgo di Satriano erano più “vive” del solito. In piazza Immacolata passeggiavano dei ragazzi e molti di loro non erano satrianesi: alcuni venivano da Soverato e altri da Crotone.
Un evento straordinario? Beh, probabilmente si. “Chissà quando ricapiterà al nostro bel paesello di essere così visitato!”, avranno pensato i cittadini di Satriano che hanno visto cotante persone aggirarsi tra i vicoli in soli due giorni.
In occasione delle giornate Fai di autunno gli studenti di III e IV E del Liceo Scientifico “A.Guarasci” di Soverato hanno valorizzato il patrimonio monumentale e naturalistico del suddetto paese. Svolgendo un minuzioso lavoro di ricerca si sono preoccupati di condurre un viaggio nel passato alla ricerca delle radici del territorio. Ai visitatori hanno raccontato l’origine del nome “Satriano” che è una questione assai dibattuta, ma non solo… Anche quel terremoto del 1783, causa di un massiccio calo demografico, è stato oggetto dei loro discorsi, così come la storia della famiglia Ravaschieri della quale il professore Ulderico Nisticò ha scritto una brillante sceneggiatura teatrale.
Tra gli attori figurano i nomi di Dania Fera (donna Teresa Filangieri, moglie del principe), Elisabetta Licciardi (Maria Amalia Filangieri, nipote di Teresa) e Francesco Persampieri (il principe Filippo Ravaschieri).
La Matrice di S. Maria d’Altavilla, piazza S. Agata, palazzo Ranieri, palazzo Guarna, casa Drosi e il centro giovanile (un tempo convento dei padri Minori Riformati) sono state le altre tappe del percorso.
La visita guidata è proseguita poi fino al Mulino ad acqua di località Cantone da poco restaurato. Cos’altro dire se non che si tratta dell’ennesimo successo per i ragazzi del Guarasci e di un momento degno di nota per Satriano? Un ultimo accenno, non per questo meno importante, va alla professoressa Ornella Ieropoli che ha coordinato i suoi studenti con singolare abilità contribuendo così all’ottima riuscita dell’evento.
Laura Aversa