Come già successo lo scorso gennaio, anche nei giorni appena passati si è diffuso il panico tra i cittadini di Satriano marina, in seguito a un’ordinanza (testo a fianco) del Comune datata 10 settembre, che avvertiva la cittadinanza della zona marina del divieto di usare l’acqua per usi domestici – quali lavare gli alimenti e le stoviglie, lavarsi i denti, detergere i ciucci e i biberon dei neonati, ecc. – in quanto i prelievi eseguiti nelle ore precedenti avevano rilevato valori fuori norma del batterio escheria coli, in altri termini una possibile contaminazione fecale dell’acqua che scorre dai rubinetti di casa. L’allarme riguardava soprattutto gli utenti collegati con il serbatoio Cittadella, dove erano stati prelevati i campioni, serbatoio che serve tra l’altro anche alcune zone della città di Soverato, senza che qui nessuno sembra essersi accorto di nulla.
E sempre come a gennaio scorso anche in questo caso nuovi prelievi, eseguiti già da 48 ore, come assicura il sindaco, Michele Drosi, parlano di “valori assolutamente normali”, tanto che il primo cittadino annuncia la revoca dell’ordinanza di sospensione di utilizzo dell’acqua potabile. “Quando l’asp effettua quei rilievi e ce li comunica io sono obbligato per legge a emettere l’ordinanza, anche se come già successo poi prelievi successivi smentiscono la presenza di batteri fuori norma”, chiarisce Drosi. Una modalità un po’ confusionaria, a quanto pare, di gestire informazioni e comunicazioni tra vari enti. A spese dei cittadini che per giorni si sono chiesti se poter usare o meno l’acqua in casa, e nel dubbio hanno consumato preziose bottiglie di acqua da bere. “Mi attiverò con le autorità preposte -promette Drosi – perché simili dinamiche siano risolte una volta per tutte”. Pasticci burocratici a parte, la good news è che l’acqua si può tranquillamente usare.
Teresa Pittelli