Come segretario del Pd esprimo preoccupazione per le notizie relative alla riorganizzazione della rete ospedaliera appena decisa dal commissario ad acta Massimo Scura, e invito i sindaci del basso ionio a un incontro che sarà organizzato nei prossimi giorni in modo da definire una precisa azione di protesta”. Il segretario del circolo Pd di Soverato, Fabio Guarna, annuncia “l’intenzione di indire un incontro aperto ad amministratori, dirigenti dell’azienda sanitaria e regionali e sindaci del basso ionio, sia di area Pd che appartenenti a schieramenti diversi (amministrazione soveratese in primis), in modo da formulare proposte concrete che possano evitare l’entrata in vigore del decreto che prevede il netto ridimensionamento del presidio ospedaliero cittadino e dell’intera rete di assistenza territoriale”. “Una protesta in linea con i primi cittadini del versante tirrenico – spiega Guarna – che in queste ore stanno esprimendo anche in toni forti il loro “no” al decreto, provvedendo anche a stilare un documento”.
Maggiori dettagli sull’incontro che sarà promosso dal Pd soveratese emergeranno dalla segreteria del circolo cittadino indetta per il prossimo giovedì 10 marzo. Ma la proposta avanzata da Guarna contempla anche l’invito a Nicola Irto, presidente del consiglio regionale, di indire una seduta dell’assemblea aperta a tutti i sindaci calabresi. Un’occasione nella quale i sindaci del basso ionio, aderendo in massa, potrebbero portare le proprie ragioni condivise a supporto di un immediato cambio di rotta rispetto alle indicazioni del decreto. Anche il governatore Mario Oliverio, del resto, ha detto a chiare lettere che “è molto grave che si approvi l’adeguamento della rete ospedaliera regionale agli standard del Piano Sanitario Nazionale 2014-2016 senza alcun confronto con la Regione. La rete ospedaliera è atto programmatorio di primissimo livello e costituisce l’ossatura strategica per un rilancio del Sistema Sanitario calabrese. Non è accettabile, pertanto, che ciò avvenga in sfregio alle Istituzioni democratiche regionali”.
Teresa Pittelli