“C’è folla tutte le sere nei cinema di Bagnoli, un sogno che è in bianco e nero tra poco sarà a colori ….” cantava Edoardo Bennato. A San Vito sullo Ionio l’associazione Terraferma, promotrice della rassegna cinematografica che si terrà dal 31 luglio al 7 agosto presentata ieri sera, ha pensato di far rivivere l’essenza del cinema, dopo averla intensamente vissuta dal 1946 al 2004. Un’essenza che tornerà sulla cresta dell’onda per una settimana, grazie anche a una manifestazione dal titolo emozionante: Il cinema che visse due volte (locandina a fianco).
Francesco Brancatella, presidente e anima dell’associazione, ha spiegato come l’idea sia quella di restituire a San Vito, sotto forma di competenze, professionalità e progettualità, quell’affetto, anzi quell’amore che tanti ragazzi hanno avuto e hanno per il piccolo paese delle pre – serre catanzaresi, che magari sono stati costretti ad abbandonare proprio per inseguire dei sogni. Quei sogni che proprio dalla sala cinematografica paesana hanno fatto credere a Claudio Cosentino che sarebbe stato possibile diventare scenografo di fama nazionale e professore all’Accademia di belle Arti di Catanzaro, fino alla sua nomination agli Art Directors Guild Award; a Flora Brancatella che sarebbe diventata realtà l’aspirazione a diventare celebre costumista del cinema; a Luigi Latorre di affermarsi come distributore di film.
Tutte queste persone, e non solo, hanno organizzato un’intera settimana dedicata al cinema. Un giusto tributo all’attore calabrese per eccellenza Raf Vallone; un intrigante docu-film sul back stage del serial per la televisione americana “TuT”, dedicato a Tutankhamon; un’affascinante opera del regista greco Kozaris, insieme a diversi cortometraggi e un documentario di un altro figlio di San Vito, Valerio Lamberti, oggi operatore di Sky. Questo il ricco programma che per sette giorni porrà San Vito sullo Ionio al centro dell’attenzione del pubblico. Il tutto incastonato in una bomboniera di recentissima ristrutturazione: la Filanda, nel cuore del centro storico, elegante e al tempo stesso ricca di suggestioni architettoniche, che con i suoi ampi spazi coperti e all’aperto permetterà lo svolgimento delle proiezioni accogliendo gli spettatori.
Soddisfatto il sindaco Sandro Doria che, nel suo intervento, ha sottolineato la disponibilità dell’amministrazione ad appoggiare iniziative valide e ben organizzate dando un aiuto concreto. Nel dream team degli organizzatori visionari anche Eugenio Attanasio, della Cineteca Calabra che fornirà “Riso amaro” di Giuseppe De Santis e “Il cammino della Speranza” di Piero Germi, e Stefano Sestito, storico proprietario del cinema di San Vito: sarà utilizzato il vecchio schermo che ha reso felici generazioni di sanvitesi e non solo. A latere della manifestazione potranno essere osservati da vicino quasi cento cartelloni dei film di un tempo gelosamente custoditi e generosamente offerti proprio da Sestito. Nato praticamente insieme alla sala cinematografica, costruita dal padre falegname in una sorta di joint venture con degli innamorati della pellicola catanzaresi, Stefano, come lo chiamano a San Vito, ha trasmesso per quasi sessant’anni intense emozioni, sogni indescrivibili e gioie profonde a generazioni di ragazzi, molti dei quali ritroveranno proprio nella Filanda quei profumi e quelle atmosfere che solo il cinema sa regalare e che solo il cinema può far rivivere non solo due, ma centinaia di volte.
Giorgio de Filippis