Hanno votato in 2.069 su 7.616 aventi diritto, il 27,16% degli elettori soveratesi, per il referendum sulla durata delle concessioni per ricerca e trivellazioni in mare di idrocarburi. Una percentuale superiore alla media nazionale, che si attesta secondo i dati del ministero dell’intero sul 23,48%. Anche nella seconda tranche di affluenza alle urne, come già successo in mattinata, le sezioni cittadine che maggiormente hanno fatto il pieno di voti sono la numero 9 e la numero 10, quelle corrispondenti ai votanti di Soverato superiore, dove rispettivamente sono andati a esprimere la propria preferenza 300 e 259 cittadini. Nel complesso l’affluenza ai seggi si è dunque triplicata rispetto al dato delle ore 12, quando si è attestata in città al 9,64%, sempre sopra la media nazionale (8,36%) e doppia rispetto a quella calabrese, ferma al 5,74%. Un trend che evidenzia il lavoro dei comitati no triv, rappresentati sul territorio dal Comitato del basso ionio, anche se in generale dall’affluenza in Calabria, che alle 19 si è attestata al 18,15%, paradossalmente la seconda più bassa dell’intero Paese (solo la Campania ha registrato un’astensione maggiore con il 17% circa di votanti), sicuramente promotori e sostenitori del referendum si aspettavano di più.
Affluenza alta, in proposito, nel paese di Amaroni, patria di Arturo Bova, consigliere regionale e delegato referendario per la Calabria, alla testa della battaglia no triv. Qui alle 19 ha votato quasi il 39% degli elettori. A eguagliare i risultati soveratesi con oltre il 27% di affluenza anche il borgo di Gagliato, dove l’amministrazione ha sostenuto fieramente il sì, e buone performance anche a Olivadi (30%), San Sostene (exploit con 35%), S. Caterina, Isca e Davoli (24%), S. Andrea apostolo dello ionio (25%), paesi appartenenti all’Unione dei Comuni del versante ionico, presieduta dal primo cittadino di S. Andrea Nicola Ramogida, unione che ha sostenuto le ragioni del sì e dove forte è stata l’azione dei comitati. Percentuali in media con quelli nazionali, intorno al 22,51%, a Satriano (Cz), dove il Pd, con il presidente Franco Mercurio aveva invitato a esercitare il proprio diritto democratico di voto e sostenere la tutela dell’ambiente. Urne aperte fino alle 23, quando i dati sull’affluenza diventeranno dunque definitivi e comincerà lo spoglio delle schede.