Una camera buia dominata da una grande sagoma umana coperta da un lungo velo bianco, una donna indossa una testa monumentale, opera del famoso head sculpture Art Designer italiano Giuseppe Fata. Corpi umani fluttuano nella scena tra le teste mozzate, attori e danzatori come sospesi in un clima surreale tra la Grecia antica e la Palestina contemporanea. Il canto di Edipo, la rabbia di Polinice in una riscrittura moderna ed attualizzata degli antichi testi del tragedia del greco Euripide.
“Le Supplici”, titolo del secondo appuntamento voluto da Armonied’ArteFestival ed inserito nella sezione dedicata alle produzioni originali in prima assoluta, andata in scena ieri sera, non sono altro che le donne, di ieri e di oggi, le antiche donne greche che vagiscono sui corpi sepolti dei congiunti, le donne di mafia del sud Italia, le mamme palestinesi che piangono le bombe israeliane, le piccole donne curde violentate dalla brutalità omicida dell’Isis e tutte le vittime femminili delle guerre di ogni tempo ed ogni luogo.
Sul palco un intensissimo Edoardo Siravo e la Compagnia di Teatro Danza Stabile-Amato con i ballerini Emanuele Serrecchia, Gloria Dorliguzzo, Melissa Cossetta ed Elena Mandolito in una perfomance di grande impatto emozionale con le coerografie visionarie di Filippo Stabile, la regia pulita e accurata dello stesso autore Rosario Amato, la scenografia di luce, si direbbe caravaggesca, del light designer Sebastiano Romano.
Così , in questo lavoro coraggioso, si consuma il dramma di corpi sotto il cielo di Atene che diventa simbolo eterno di rabbia e vendetta. Un lamento che la carne scaglia contro la ragione e trova la sua forma di manifestazione nella tragedia in cui guerra e pace, tirannia e libertà, desiderio e amore si scontrano nel movimento flessibile, sinuoso, ma anche drammatico e violentemente evocativo dei corpi. Un’opera anche fortemente etica, in cui diritto e natura affrontano il lato oscuro del cuore umano nel duello primordiale dell’esistenza e Argo, Tebe, Atene non sono altro che gli archetipi universali di una ferocia dialettica tra violenza e perdono, sangue e lacrime, amore e sopraffazione. E il finale infatti ci ha lasciato l’amletica riflessione: “Potrà mai il sangue placare l’arsura delle gole dei vincitori? Quale giusta pace può esistere oltre la pietas della carne e dei legami? Perché la naturale conseguenza della guerra non è cercare l’ambiguo silenzio della pace ma scavare fosse in un destino amaro di fango e sudore”.
Le musiche armene di inizio ‘900 contaminate da suoni elettronici originali, le luci chiamate a teatralizzare lo spazio hanno dato all’ardito esperimento di contaminazioni classiche e contemporanee un sapore doloroso, a tratti inquietante, ma accolto dal pubblico con un’approvazione unanime che ha reclamato repliche e tributato entusiastici complimenti per tutti. Un momento davvero di grande teatro, posto su quella linea di produttività di competitivo livello europeo che il festival intende promuovere valorizzando anche così l’immagine della Calabria come terra di idee e qualità.
«E se è proprio il corpo – come ci conferma il direttore artistico Chiara Giordano – il filo conduttore dei tre spettacoli della seconda sezione del cartellone, ecco che è stato appunto il corpo il protagonista che nasce dagli ulivi secolari e muore sulle pietre dell’antiteatro ne “La terra degli ulivi parlanti”, il corpo come simbolo di sofferenza e soprusi ne “Le Supplici”, e aspettiamo ora il corpo che esprime il primato sulla parola in “Insignifidanza”, atto unico di danza e parole su un soggetto di Maria Luisa Gioffrè previsto per l’ 8 agosto sempre al Parco Scolacium a Roccelletta di Borgia».
In quest’appuntamento del prossimo sabato, sempre in prima assoluta, con undici danzatori e quattro attori si racconterà quindi dell’impotenza del linguaggio che, all’interno di una relazione donna-uomo, cede il passo al gesto, primordiale e libero. Sul palco, tra gli altri, la carismatica Vanessa Gravina accompagnata da Giovanni Carta, con la regia di Edoardo Siravo e Rosario Amato, coreografie di Filippo Stabile, elementi scenografici “The heads” di Zahra Yousefi e “Scrittura asemica” di Cristiano Caggiula.
I biglietti per assistere a “Insignifidanza” potranno essere acquistati online sul sito www.armoniedarte.com presso la segreteria in via Scylletion (all’ingresso del Parco), Roccelletta di Borgia, dalle 10 alle 12,30 e dalle 16,30 alle 19,30. Per maggiori informazioni sul resto del cartellone, sulle tariffe speciali, su tutti i servizi collaterali come navette e pacchetti particolari anche di soggiorno, potrà essere consultato il sito www.armoniedarte.com o la segreteria al numero 366.4362321.
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Giuseppe Panella
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PROGRAMMA
Sabato 8 Agosto – ore 22
Parco Archeologico Scolacium Roccelletta di Borgia (CZ)
INSIGNIFIDANZA
Atto unico di danza e parola soggetto e tesiti di Maria Luigia Gioffrè con Vanessa Gravina e Giovanni Carta, scenografie e luce Sebastiano Romano, regia di Edoardo Siravo e Rosario Amato.
SEZIONE PROGETTI SPECIALI
Lunedì 17 Agosto – ore 22
Parco Archeologico Scolacium Roccelletta di Borgia (CZ)
SHEHERAZADE E LE MILLE E UNA NOTTE
Balletto in un atto e cinque quadri Balletto del Sud, voce Andrea Sirianni
Giovedì 27 Agosto– ore 22
Parco Archeologico Scolacium Roccelletta di Borgia (CZ)
PIU’ DURA CHE PETRA
Rime dantesche e ardimenti musicali, voce recitante David Riondino
Domenica 13 Settembre
Parco della Biodiversità – Parco internazionale delle Sculture – Catanzaro
LA GIORNATA DELLA SCULTURA
seminari, work shop, performance
Domenica 27 Settembre
Parco Archeologico Scolacium Roccelletta di Borgia (CZ)
GIORNATA DELL’EMIGRAZIONE
seminari, work shop, performance
Tutte le domeniche di Ottobre
Parco Archeologico Scolacium Roccelletta di Borgia (CZ)
SCOLACIUM OPEN DAY
Conoscere la storia, riconoscere la bellezza, seminari, work shop, performance
SEZIONE COLLATERALE MUSICA D’AUTORE
Lunedì 10 Agosto – ore 22
Parco Archeologico Scolacium Roccelletta di Borgia (CZ)
SERGIO CAMMARIERE
Lunedì 24 Agosto – ore 22
Parco Archeologico Scolacium Roccelletta di Borgia (CZ)
NINA ZILLI
Mercoledì 26 Agosto – ore 22
Parco Archeologico Scolacium Roccelletta di Borgia (CZ)
FRANCESCO RENGA