Primo maggio, Soverato in festa per S. Giuseppe. Pensando al lavoro che non c’è…(fotogallery)

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Lavoro

Una festa senza paragoni, quella che si è svolta in questi giorni raggiungendo ieri il suo clou, a Soverato Superiore, per la ricorrenza di San Giuseppe Lavoratore. Un ritorno alle origini al quale hanno partecipato, e nel quale sono stati coinvolti, moltissimi giovani. Tutto questo grazie al “Comitato San Giuseppe Lavoratore” con in testa Pino Chiaravalloti, Elisa Giampà, Nicola D’Amato e Rocco Mellace e la partecipazione di Gianni Melia, e tanti altri ragazzi che hanno preso parte anche come portatori della statua del santo.

La festa ha avuto inizio il 28 aprile con la proiezione di un video sulla vita di San Giuseppe, a cura di Chiaravalloti e Giampà, che ha raccontato in maniera coinvolgente e toccante i momenti più salienti della sua esistenza e del suo mestiere di falegname artigiano. Venerdì 29, invece, il significato cristiano del lavoro in una interessante conferenza nella quale ha tenuto la sua lectio lo storico Ulderico Nisticò, dalla quale è emerso un imperdibile excursus su come è cambiato il lavoro e sulle differenze tra viverlo e intenderlo ieri rispetto a oggiSabato 30 è stato il giorno del divertimento dei bambini con i giochi popolari, bimbi che hanno gareggiato con grinta divertendosi tutti insieme

Cinque squadre si sono contese il primo posto e la coppa: azzurri, blu, gialli, rossi e neutri. I giochi sono stati tanti, da quello della “pignatta” al gioco dei sacchi e del cucchiaio, per poi passare alla mela e al tiro alla fune che ha decretato la squadra vincitrice finale: la squadra gialla. La sera alle 19 è stata la volta del quartetto La musica dell’anima composto da Sara Spinzo, M° Elisa Giampà, M° Azzurra Montesano e M° Vincenzo Ferraina. Musica e voce hanno accompagnato canzoni celebri e non solo sacre, da Dolce sentire a pezzi dei Beatles alle musiche de La vita è bella di Piovani. Un lungo applauso ha ringraziato il quartetto per la splendida serata e per le emozioni regalate.

Domenica 1 Maggio, giornata importante e ricorrenza di San Giuseppe Lavoratore, è iniziata con la messa alle ore 10 celebrata dal parroco don Giorgio Pascolo e con l’aiuto del diacono Mario L’AuroraDon Giorgio nella sua omelia ha voluto esaltare e  ricordare la figura di S.Giuseppe sia come padre che come uomo e gran lavoratore. Ha voluto ricordare i nostri antenati ma anche tutti coloro che un lavoro non ce l’hanno più o sono morti a causa di questo, e last but not least i giovani della nostra terra, ogni giorno alla disperata ricerca di un’occupazione che oramai sembra sempre un fantasioso miraggio, come dicono anche gli ultimi dati Eurostat che fanno della Calabria l’ultima regione d’Europa per occupazione. I festeggiamenti sono continuati a fine messa con la degustazione delle zeppole di S.Giuseppe, gentilmente offerte da tutti i pasticceri di Soverato. “Non ho dovuto insistere con nessuno, tutti si sono offerti subito e sono stati gentilissimi”, osserva Chiaravalloti.  

La giornata si è conclusa con la processione del Santo con la nuova “varia” e i sedici portatori, che Pino Chiaravalloti ringrazia tutti: Rocco Mellace, Giuseppe Cilurzo, Francesco Maio, Salvatore Sangiuliano, Giuseppe Giardino, Valentino Castanò, Teodoro Alcaro, Francesco Rossomanno, Domenico Meliti, Giovanni Chiaravalloti, Andrea Belviso, Giuseppe Rossomanno1°, Benedetto Castanò, Giovanni Riverso, Giuseppe Castanò e Giuseppe Rossomanno. Ad accompagnare la processione, le marce della Banda U.Pacicca diretta dal M° Luigi Tedesco, alla presenza di tutte le forze dell’ordine. Una festa piaciuta alla gente e partecipatissima nonostante le intemperie. Chiaravalloti conclude ringraziando la pro loco guidata da Franco Cervadoro per aver offerto coppa e medaglie per i giochi, Vincenzo Grattà per gli addobbi floreali e Ottica Ventrice per aver offerto le maglie, senza dimenticare la falegnameria Tropea per la “varia”. La serata avrebbe dovuto concludersi con il concerto degli  Antigua, ma purtroppo viste le condizioni meteorologiche,il Comitato ha ritenuto opportuno rinviarlo.

Victoria Asturi (testo e foto)

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