Politiche, Alecci presenta la sua candidatura targata Pd: “Un’opportunità per Soverato”.

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Alecci parla alla platea dell'Acquario comunale

Una cronaca dichiaratamente di parte perché l’autore è da sempre sostenitore del sindaco Alecci, ma al tempo stesso lontana da retorica e adulazioni, scritta con precisione e sottigliezza, come solo la sapiente e ironica penna di Antonio Pellegrino, professore di lettere, giornalista, uomo della sinistra, sa fare. Buona lettura!

*Via G. Leopardi è insolitamente colma di auto e all’inizio della strada si staglia il manifesto gigante di Ernesto Alecci che si appresta a presentare ai suoi concittadini la propria candidatura alla Camera dei deputati, nelle liste del Pd. Nella sala conferenze dell’Acquario comunale c’è molta gente e sicuramente tra la massa ci saranno i curiosi e gli scettici, ma la stragrande maggioranza delle persone ha facce da sostenitori. Si respira un certo entusiasmo, misto alla consapevolezza delle difficoltà che pone la sfida elettorale, ma nessuno vuol parlare stasera di questo, anzi, si formano capannelli nei quali risuona la convinzione che ce la farà, che il sindaco siederà in parlamento. Staserà c’è spazio per le fole e per la favola bella, perché questo è il momento della speranza, delle leopardiane illusioni: è questa la sensazione che si respira.

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Tavolo di presidenza

“Tutta l’amministrazione comunale condivide la mia candidatura”.

All’interno la sala è gremita, tanta gente in piedi. Purtroppo non ci sono i giovanissimi, conferma di quella disaffezione nei confronti della politica tutta che anima molti ragazzi. L’introduzione è affidata al consigliere comunale Christian Castanò  che si limita ai saluti di rito e lascia presto la parola al sindaco di Soverato, non prima di aver sottolineato che la candidatura di Alecci alle politiche è stata condivisa dall’amministrazione tutta. E forse non a caso al tavolo dei lavori siedono tutti gli amministratori comunali. Un messaggio di coesione e un modo per stroncare le chiacchiere dei detrattori. Il candidato si è detto emozionato per la risposta della città, per le tante persone accorse e ha cominciato l’intervento con un passaggio a volo d’uccello sulla politica nazionale, attaccando il leader della Lega Matteo Salvini e rammentando a tutti le promesse di Silvio Berlusconi che si ripetono sempre uguali da vent’anni. Sui 5 Stelle non ha mancato di sottolineare, con un velo d’ ironia, che “spesso i moralisti sono tali solo nei confronti degli altri”. Ha quindi ripercorso gli anni di governo a guida Pd mettendo in evidenza “le cose buone fatte o comunque le iniziative coraggiose”.

“La candidatura? Me l’hanno offerta ed è un’opportunità per la mia città”

Bello e non scontato il passaggio dedicato all’operato del ministro Franceschini che ha lavorato bene alla cultura, un po’ forzato il passaggio sulla “buona scuola” che è indifendibile e che tanto peserà in negativo sul Pd alle elezioni, così come ha pesato al referendum del 4 dicembre 2016. Non ha mancato Alecci di lodare l’operato della Regione Calabria, soprattutto “per quel che concerne la protezione civile e l’investimento sul trasporto su rotaie”. Il sindaco si è quindi dilungato in un dettagliato elenco dei tanti interventi e delle opere realizzate dall’amministrazione comunale a Soverato, dal nuovo lungomare alla ristrutturazione e messa in sicurezza delle scuole, dalla cura e manutenzione del verde pubblico al nuovo palazzetto dello sport per il quale il Comune ha ottenuto un finanziamento pari a 2 milioni di euro. Con la solita calma, con un lessico colloquiale, scevro da tecnicismi e locuzioni in politichese, il sindaco ha ribadito la sua convinzione nell’affrontare una campagna elettorale difficile ma non impossibile; di voler ora stare all’interno di un partito per portare avanti le proprie idee, di “aver fatto bene ad accettare la candidatura che gli è stata offerta – ha ricordato – e che ha letto subito come un’ opportunità per Soverato e per il soveratese”. La città c’è e il sindaco appare motivato … alle urne l’ardua sentenza .

* Antonio Pellegrino 

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