Piano Oliverio sui rifiuti: subito al via la differenziata porta a porta con sostegno economico ai Comuni e costruzione di nuovi impianti a impatto zero. Dalla tavola rotonda di Arciestate a Vallefiorita il presidente della giunta ha presentato le nuove linee che da subito cambieranno un sistema da lui definito “sballato”.
“Il Mezzogiorno si gioca il proprio futuro sulla legalità, sul rispetto delle regole, sulla credibilità, sulla valorizzazione del merito e sulla concretezza. Su questi principi le forze sane di questa terra, che sono di gran lunga la maggioranza, devono stringere un patto solido e forte, capace di emarginare quanti ancora vogliono perpetuare le vecchie logiche e le politiche del clientelismo e del pressappochismo per ridare al Sud e alla nostra gente la fierezza e la dignità di rialzarsi in piedi e rivendicare senza complessi, paure ed esitazioni quanto serve per imboccare definitivamente la strada della crescita e dello sviluppo”. Un messaggio chiaro ai calabresi per ricucire il filo con la speranza soprattutto dopo i drammatici dati dello Svimez sul Meridione d’Italia, arriva dal presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio. Il palcoscenico è quello di un gremito piazzale a Vallefiorita, nel piazzale del campo sportivo raggiunto dopo il saluto nella storica sede del Pd. Una riuscita manifestazione nel corso del tradizionale appuntamento “Arciestate”, organizzata con il sostegno di Arci provinciale, del circolo “Ulisse” dell’Arci di Vallefiorita, della Lega di Vallefiorita dello Spi Cgil e Slc Cgil Calabria.
Con il presidente della Regione, il segretario regionale del Partito democratico, Ernesto Magorno, e il presidente della Provincia di Catanzaro, nonché il segretario provinciale del Partito democratico, Enzo Bruno che ha fatto gli onori di casa. Questo prima di passare la parola alla giornalista Maria Rita Galati che ha intervistato Oliverio e Magorno sul tema scelto per il dibattito di quest’anno, “Emergenza Calabria”, dopo i saluti del presidente Arci della Provincia di Catanzaro, Giuseppe Apostoliti. A chiudere la serata, alle 22, il grande concerto di Edoardo Bennato, a cura della Essemme Musica di Maurizio Senese. Quello con Arciestate è diventato un appuntamento fisso, che riesce ad attirare l’attenzione e l’apprezzamento di molte aree del comprensorio fornendo un’occasione di dibattito costruttivo sulla stretta attualità. Sul palco anche i consiglieri regionali Tonino Scalzo e Artuto Bova, e i sindaci di: Palermiti, Roberto Giorla; Gasperina, Gregorio Gallello; Jacurso, il consigliere provinciale Gianfranco De Vito; Davoli, Giuseppe Papaleo; Satriano, Michele Drosi; Zagarise, Domenico Gallelli; Cortale, Franco Scalfaro; Girifalco, Pietroantonio Cristofaro; Sant’Andrea Apostolo, Nicola Ramogida; Squillace, Pasquale Muccari; San Mango D’Aquini, Leopoldo Chieffallo; Vallefiorita, Salvatore Megna; Montauro, Leo Procopio; San Pietro a Maida, Pietro Putame; Pianopoli, Gianluca Cuda.
“Questa sera c’è il Partito democratico provinciale di Catanzaro, di Vallefiorita, dell’intero comprensorio, l’Arci, il sindacato – ha esordito il presidente della Provincia Enzo Bruno – a testimonianza di un grande lavoro che in questi due anni abbiamo svolto sul territorio”. E al consigliere regionale Mimmo Tallini, che insiste nel dire che Catanzaro non ha rappresentanza nella Giunta regionale, Bruno ha ricordato che “il capoluogo di Regione è autorevolmente rappresentato dal professore Antonio Viscomi, originario di Petrizzi, docente dell’Università di Catanzaro “Magna Graecia”. Sarebbe stato meglio non avere espressioni di Catanzaro in giunta, piuttosto che essere rappresentati da un assessore come lui che non ha fatto nulla per il prestigio del Capoluogo di Regione”. Il presidente della Provincia ha ricordato anche il grande lavoro condotto con il presidente Oliverio per l’attuazione della legge di riordino delle Province nella salvaguardia dell’occupazione e del mantenimento dell’efficienza dei servizi, sollecitando i tanti sindaci presenti a diventare protagonisti del processo di trasformazione dell’Ente intermedio in Area Vasta.
“Dal rapporto Svimez pubblicato su tutta la stampa nazionale per il sud e maggiormente per la nostra regione i dati sono drammatici, i dati forniti per la nostra regione sono del 50% in meno alla crescita della Grecia – ha detto il segretario provinciale dell’Arci Beppe Apostoliti -. Questo dice tutto. La situazione emergenziale c’è sempre stata ma si è acuita ulteriormente negli ultimi anni. Chiediamo al Presidente Oliverio di fare in fretta è di più particolarmente nel settore delle politiche sociali dove la spesa del bilancio regionale non arriva nemmeno allo 0,60 %. Uno scatto di orgoglio sarebbe quello di portare almeno all’1 % del bilancio regionale la spesa per il socio assistenziale,particolarmente adesso che le competenze passeranno ai comuni capofila dove anche essi vivono situazioni di enorme difficoltà finanziarie. L’Arci – ha detto ancora Apostoliti – è convinta che il presidente Oliverio saprà dare le giuste risposte, da Vallefiorita insieme al Presidente della Provincia Enzo Bruno e decine di amministratori presenti parte un segnale forte di vicinanza e di supporto dialettico per risollevare le sorti della nostra martoriata Regione”.
“Abbiamo fatto un grande lavoro che si concretizzerà nei prossimi giorni con una segreteria unitaria, rappresentativa di tutti i territori – ha affermato Magorno -. Sbaglia di grosso chi, anche dal mondo dell’informazione, parla di rapporti non idilliaci con il presidente Oliverio. Il rapporto tra il Pd e il presidente Oliverio è il rapporto che c’è tra un grande partito e il suo presidente, che noi sosteniamo e difendiamo con i denti, perché il Pd è il partito di governo della Regione. Come sbaglia di grosso chi vuole fare delle assemblee del Pd il luogo della resa dei conti, perché io voglio un partito unito. Abbiamo fatto un grande lavoro che si concretizzerà nei prossimi giorni con una segreteria unitaria, rappresentativa di tutti i territori”. “Non è solo sul terreno della Giunta che dobbiamo realizzare il cambiamento – ha dichiarato ilo presidente della Regione, Mario Oliverio -. Abbiamo bisogno di smontare un sistema costruito negli anni che nel suo epicentro ha la Regione con la sua burocrazia”. Rifiuti, depurazione, infrastrutture, sanità, uso dei fondi europei: tanti gli argomenti toccati nella lunga intervista.
“Sui rifiuti – ha detto ancora Oliverio -. da una parte stiamo lavorando per affrontare l’emergenza perché abbiamo ereditato un disastro e per evitare che il morto si porti via il vivo, e al contempo stiamo lavorando per costruire un nuovo sistema, che prevede due task force e una forte spinta alla raccolta differenziata con il sostegno ai Comuni e con un meccanismo di premialità per gli enti virtuosi. Subito dopo l’estate presenteremo le linee del nuovo Piano regionale dei rifiuti al Consiglio regionale e all’Assemblea dei sindaci, sarà un piano che rivoluzionerà il sistema, che oggi è “sballato”. Prevederemo impianti a impatto zero su base comprensoriale, con la possibilità di creare anche lavoro e ricchezza come avviene in altre regioni. Entro due anni puntiamo a costruire un sistema di gestione dei rifiuti “virtuoso”: da subito al via la differenziata e poi la programmazione dei nuovi impianti, già ricompresi nel Por 2014-2020. Lo stesso per quanto riguarda la depurazione: anche qui abbiamo ereditato una situazione disastrosa”. E sulla Sanità ha aggiunto: “Se il commissario alla sanità Scura continua così sarò costretto a sollevare il problema al governo nazionale che l’ha nominato”. “Il commissario alla sanità dovrebbe avere l’obiettivo di chiudere il prima possibile la stagione commissariale ma per come si comporta sta andando nella direzione opposta, quella di perpetuare il commissariamento. Il commissariamento – ha proseguito il governatore – c’è perché non sono garantiti i livelli essenziali di assistenza e gli equilibri di bilancio. Io sono fortemente preoccupato perché l’emigrazione sanitaria continua ad aumentare e ci sono inoltre ritardi nelle assunzioni definite già da alcuni mesi. Dal commissario Scura mi aspettavo che il trend negativo si fosse già invertito, ma questo non sta avvenendo né io lo constato. In qualità di presidente della Regione investito dal consenso dei calabresi non posso tacere e non posso non rilevare che nella sanità c’è una deriva, una tendenza all’aggravamento della situazione. Scura deve dedicarsi meno alle telecamere e fare di più il commissario. Se Scura continua così sarò costretto a sollevare il problema al governo nazionale che l’ha nominato, perché – ha concluso Oliverio – nessuno può pensare che la Calabria accetti passivamente questa deriva”.
Ufficio stampa Provincia di Catanzaro