Otto arresti per le cosche del soveratese: per vent’anni avevano estorto denaro a un noto imprenditore, titolare di un villaggio turistico

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La Polizia di Stato di Catanzaro all’alba di questa mattina ha arrestato otto persone, tutte ritenute affiliate o elementi di spicco delle cosche del soveratese Gallelli e Procopio-Mongiardo, attive nel basso jonio catanzarese Le indagini, coordinate dalla Dda del capoluogo, hanno messo in luce una ventennale attività estorsiva nei confronti di un imprenditore impegnato in diversi lavori pubblici e proprietario di un noto villaggio turistico. Oltre agli arresti eseguiti dalla Squadra Mobile, gli uomini del Gico della Guardia di Finanza di Catanzaro hanno sequestrato beni immobili e quote societarie per un valore complessivo di un milione e mezzo di euro, a carico di alcuni degli indagati, accusati di intestazione fittizia di beni.

I provvedimenti cautelari emessi a seguito dell’attivita’ di indagine svolte dalla Squadra Mobile di Catanzaro hanno riguardato Vincenzo Gallelli, Andrea Santillo, Gerardo Procopio, Michele Lentini, Maurizio Gallelli, Mario Mongiardo Fiorito Procopio e Andrea Cosentino. Alcuni degli indagati erano gia’ oggetto di provvedimenti restrittivi perche’ indagati per associazione a delinquere di stampo mafioso. Le contestazioni riguardano anche estorsioni imposte con il metodo della percentuale sull’importo dei lavori per l’aggiudicazione di gare per appalti pubblici.

Nello specifico, l’imprenditore era stato costretto a versare il 3% di un totale di circa 500mila euro per la costruzione di un sottopasso ferroviario nel comune di Sant’Andrea Apostolo dello Ionio. I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa prevista per le 11.00 presso la Questura di Catanzaro cui parteciperanno i magistrati inquirenti e gli investigatori.

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