“Una riunione pubblica sulla sanità e sul presidio ospedaliero, aperta a tutti gli amministratori locali del territorio, non si convoca con una e-mail ma concordando una linea unitaria, altrimenti rischia di non conseguire alcun risultato”, spiega Michele Drosi, che da vice-segretario del Pd provinciale e presidente Anci piccoli comuni, oltre che sindaco di Satriano, sta preparando – come annunciato nei giorni scorsi – un incontro di tutti gli amministratori di area proprio sulla sanità del territorio, con gli stessi vertici dell’asp intervenuti al consiglio comunale aperto che si è svolto ieri a Soverato al teatro comunale.
Un incontro aperto a tutti i sindaci e amministratori del territorio, quello di ieri, dei quali si auspicava la più ampia presenza nella convocazione da parte del presidente del consiglio Francesco Matozzo. Ma che invece per la stragrande maggioranza non hanno raccolto l’invito. I primi cittadini o loro rappresentanti in seno ai consigli comunali, da Satriano a Stalettì, da Davoli a Montepaone a Montauro, solo per citare alcuni della ventina di Comuni invitati a presenziare, hanno lasciato libere le loro poltrone, con un gesto che vista l’importanza del tema sembra difficile da comprendere. “E invece diventa comprensibile se si considera che indire un incontro aperto agli altri Comuni, su un tema serio ed essenziale come la sanità del territorio, dovrebbe significare anche avere l’elementare accortezza politica e cortesia istituzionale quantomeno di vedersi prima o fare una telefonata, concordare un documento unitario, mettersi d’accordo su una strategia comune: altrimenti che si fa a fare?”, chiarisce Drosi.
“Occorre una posizione condivisa sulle strategie e sulle istanze del territorio, più una sintesi degli obiettivi, da preparare insieme”, conclude Drosi, sottolineando che all’incontro dei sindaci e dei circoli Pd in preparazione sul tema – che rispetto alla data ipotizzata dell’8 febbraio slitterà di alcuni giorni – si discuterà, in base a un documento unitario dei primi cittadini e degli amministratori, tanto del presidio ospedaliero quanto dell’intera rete territoriale di assistenza sull’area del basso jonio e delle pre-serre”.
(t.p.)
