Il commissario Scura nel piano di riorganizzazione della rete ospedaliera ha previsto per il presidio di Soverato (come anticipato ieri qui, ndr) la chiusura del reparto di ginecologia ed ostetricia, la chiusura di cardiologia, il declassamento di anestesia, radiologia, pediatria, laboratorio di analisi ed oncologia. In riferimento a tali determinazioni inserite nel decreto n. 30/16, anche se può essere condivisa la strategia complessiva di riduzione degli ospedali e del numero dei posti letto, derivata da imposizioni di livello governativo e dalla considerazione sui costi e sicurezza delle cure, si deve rilevare che alcune determinazioni appaiono oggettivamente non giustificate e in contraddizione con altre decisioni dello stesso documento e con le determinazioni che le aziende dovranno assumere in relazione ai propri atti aziendali.
In particolare la decisione assunta da Scura di riclassificare molte unità operative del presidio ospedaliero di Soverato, precedentemente classificate strutture complesse, appare inutile dal punto di vista del possibile risparmio, non tiene conto dei dati di attività e di costo, individua requisiti professionali per la direzione delle strutture ospedaliere inferiori rispetto a quelli attuali, produce elementi di forte incoerenza nella classificazione delle unità operative dell’azienda. Solo per citare alcuni tra i provvedimenti più insensati ed eclatanti, si rileva che la decisione assunta di individuazione di due soli punti nascita nella provincia di Catanzaro derivi dal criterio di sopprimere punti nascita al di sotto di 500 parti all’anno, mentre l’unità operativa di ostetricia e ginecologia di Soverato raggiungerà nell’anno 2016 la soglia minima dei 500 parti.
Deve, altresì, mettersi in evidenza che il bilancio del presidio ospedaliero di Soverato è in sostanziale pareggio così come risulta dagli atti di bilancio di consuntivo dell’azienda, per cui un suo ridimensionamento non può avere neanche motivazioni di tipo economico-finanziario. E’ evidente che l’area del Basso Ionio sia stata trattata in modo non equo nella considerazione che il bacino di utenza è di circa 80 mila residenti, che nella stessa area è stato completamente chiuso ai ricoveri per acuti l’ospedale di Chiaravalle e che l’ospedale di Serra S.Bruno sia stato fortemente ridimensionato con ogni evidente conseguenza sui flussi di domanda di prestazioni che immotivatamente dovrebbero essere dirottati verso Catanzaro e Lamezia. La riclassificazione del servizio di anestesia e rianimazione comporterà una riduzione delle competenze cliniche necessarie a gestire l’emergenza e la qualità dell’assistenza delle urgenze, con ovvio incremento delle situazioni di rischio clinico che, invece, dovrebbero essere ridotte.
Per non parlare del depotenziamento all’interno del decreto Scura del reparto di pediatria, per il quale il sottoscritto assieme ai colleghi del basso jonio, un anno e mezzo addietro, nella prima esperienza da sindaco, aveva portato avanti con successo una battaglia per garantire la reperibilità notturna di un pediatra ed evitare alle famiglie con bambini piccoli di dover correre in emergenza verso Catanzaro o Lamezia Terme. Ed ora quella battaglia, che aveva restituito serenità alle famiglie del comprensorio, viene resa vana da una scelta scellerata che non tiene minimamente conto delle reali esigenze del territorio e della centralità del presidio ospedaliero di Soverato. La soluzione adottata, per quanto detto, non appare tale da consentire un governo dell’assistenza ospedaliera, lasciata in balia di una frammentazione organizzativa senza alcuna logica e, soprattutto, nella difficoltà di trovare un’improbabile attribuzione di responsabilità.
Il commissario Scura ha dimostrato di non conoscere minimamente le esigenze del territorio Calabrese ed ha operato da mero ragioniere giocando col suo pallottoliere avulso dalle realtà. Egli ha svolto il suo compitino senza avere l’umiltà di confrontarsi con chi lavora quotidianamente sul territorio e con chi questi territori amministra. Il mio augurio è che quest’ultimo si renda disponibile sin da subito ad una sano e proficuo confronto con gli amministratori regionali e locali. La sanità è una materia troppo delicata per essere determinata da un uomo solo al comando nel chiuso della propria stanza. Come sindaco della città che ospita il presidio ospedaliero mi attiverò sin da subito per portare avanti ogni azione possibile, assieme ai colleghi del comprensorio, ed al fianco del governatore Mario Oliverio e del suo consiglio Regionale, affinché non venga reso esecutivo il piano del commissario Scura. Così pure rivolgo un appello a tutti i cittadini del comprensorio perché ci sostengano in questa importante battaglia.
Ernesto Francesco Alecci, sindaco di Soverato (Cz)
Una volta tanto deve schierarmi con il Sindaco di Soverato,per portare avanti una battaglia sacrosanta contro lo smembramento insensato dell’ospedale.Il Commissario Scura, è evidentemente solo una pedina dello scacchiere messo in atto da questo Governo che va avanti a forsa di tagli,sensa minimamente preoccuparsi delle difficoltà alle quali vanno incontro le popolazioni specie le più deboli,bambini e vecchi,ma non solo, tutti noi in caso di malattia siamo più vulnerabili,ma come può il Commissario Scura pensare di mandare una persona anziana a Lamezia chi andrà a trovarla chi gli porterà una parola di conforto se il coniuge è un povero vecchio allora viene da pensare lo fanno apposta per toglieci di mezzo così pagheranno meno pensioni.Mi auguro che il Sindaco Dott.Alecci promuova una mobilitazione di tutte le fòrse politiche cittadine per dare una risposta ferma e decisa al delirio del Commissario Scura.