Oltre duecento firme raccolte ieri pomeriggio nella prima ora di banchetto e un migliaio in prospettiva da consegnare – nei prossimi giorni – al commissario alla sanità Massimo Scura per Fratelli d’Italia Soverato, che insieme a Forza Italia ha organizzato una raccolta firme per chiedere il mantenimento-potenziamento razionale dell’ospedale di Soverato. E dire no ai tagli lineari che attualmente sono stati previsti dal decreto 30 del commissario, che farebbero “pagare solo ai cittadini una politica di tagli non ponderata e non coerente con la geografia e l’utenza di questo territorio e del suo presidio ospedaliero”, come spiega il segretario cittadino Fdi Giuseppe Pellegrino.
Presenti ieri al banchetto nei pressi del gazebo centrale del lungomare, oltre a Pellegrino, esponenti storici del partito come Giovanni e Pierfrancesco Mirarchi, e consiglieri comunali locali come Umberto Fulginiti (Montepaone) e Leo Aiello (Montauro). Per Forza Italia c’era Andrea Maellare come referente soveratese del partito, oltre ai giovani di Forza Italia a livello provinciale. Presente e partecipe all’operazione anche l’esponente di Fdi nella maggioranza di governo cittadina Francesco Matozzo, presidente del consiglio comunale di Soverato.”I cittadini si fermano molto incuriositi e ci mostrano la loro preoccupazione e indignazione per i tagli prospettati, tanto che la pioggia di firme che sta arrivando viene da persone di ogni colore politico in maniera assolutamente bipartisan”, rileva Pellegrino. L’iniziativa è nata da un ascolto informale degli operatori del presidio ospedaliero e della medicina del territorio, da un lato, e dei cittadini, dall’altro. Da entrambe le parti sembra emergere, secondo Fdi e Fi, l’urgenza di un proposta che miri a preservare e potenziare i punti di forza del nosocomio, a cominciare dal 118 e dall’emergenza-urgenza, ridisegnando in maniera razionale ma utile i servizi ospedalieri (leggi la proposta). Nei prossimi giorni le firme saranno consegnate alla segreteria del commissario Scura con la richiesta di un incontro urgente.
Teresa Pittelli