E’ stato messo in opera nel presidio ospedaliero di Soverato l’impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica. L’energia solare, che rientra nella categoria delle rinnovabili, è una fonte pressoché infinita e non comporta nessun tipo di emissione nell’ambiente. La realizzazione di un impianto di energia da fonti rinnovabili, quale è l’energia fotovoltaica, comporta la riduzione di emissioni di gas di scarico da centrali a combustione e quindi minore produzione di anidride carbonica, monossido di carbonio, anidride solforosa, ossido di azoto, idrocarburi incombusti. L’impianto fotovoltaico, realizzato sul tetto di copertura dell’ospedale di Soverato, ha una potenza complessiva di 17.00 KWp, con una produzione annua stimata pari a circa 24.000 kwh, interamente assorbiti dalle utenze elettriche in funzione nel presidio stesso, con un conseguente abbattimento dei costi di esercizio della struttura.
Attraverso l’autoproduzione di energia elettrica si ottiene inoltre una riduzione di emissioni in atmosfera di CO2 pari a circa 16.000 Kg/anno. Per un ciclo vita di 25 anni, si ha una riduzione di 400 t di CO2 emessa. Difficilmente quantificabili, ma certe, sono le conseguenti ed indirette riduzioni di ossido di azoto, di composti dello zolfo, di idrocarburi incombusti e di monossido di carbonio, sprigionati in ambiente dalle moderne centrali di produzione di energia. Per il direttore dell’ufficio tecnico dell’asp, Carlo Nisticò, “con la messa in funzione dell’impianto, oltre a quelli già avviati su altre strutture, l’azienda sanitaria provinciale di Catanzaro compie un decisivo passo verso l’adozione di nuove tecnologie in grado di assicurare fonti energetiche pulite che contribuiscono alla riduzione dei costi di gestione oltre che assicurare indubbi benefici dal punto di vista ambientale”. Nisticò dichiara infine che “un plauso sicuramente va a tutti gli operatori della Gestione Attività Tecniche, in particolare al perito industriale Mario Mangiacasale, che hanno curato l’esecuzione e la messa in esercizio dell’impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica e alla direzione sanitaria che ha coordinato tutte le attività sanitarie del presidio.”
Pasquale Natrella, ufficio stampa asp Catanzaro