Colonna d’oro alla Carriera per Philippe Leroy; colonna d’oro Piazza Monicelli per Riccardo Rossi; colonna d’oro per il miglior attore per Edoardo Pasce; colonna d’oro per la migliore attrice per Greta Scarano; colonna d’oro per la migliore sceneggiatura per Edoardo Falcone e il suo film Se Dio vuole; colonna d’oro per la migliore opera prima per Michele Alhaique ed il suo film Senza nessuna pietà; colonna d’oro per la musica a Dario Brunori della Brunori Sas. Sono stati questi i sette premiati della XII edizione del Magna Grecia film festival, ai quali si aggiunge la menzione speciale della giuria per la categoria dei film indipendenti a Massimo Bonetti per il film La settima onda.
Si chiude così, con un po’ di nostalgia ma tanta soddisfazione la kermesse delle opere prime dedicata quest’anno ai folli e che il direttore Gianvito Casadonte dal palco non ha esitato a definire “fortemente a rischio per via dei tanti tagli operati dal governo nazionale e che hanno colpito in modo importante anche il settore cultura”. Casadonte ha ringraziato un pubblico speciale ed affettuoso che dalla platea ha rinnovato la fiducia a una manifestazione che negli anni è riuscita a competere con le realtà più grandi, tanto da piazzarsi tra i primi dieci festival nazionali. Sul palco, nell’ultima serata catanzarese, arricchita dalla sfilata sul red carpet delle ultime preziose creazioni dell’orafo calabrese Michele Affidato, tanti gli spunti di riflessione e gli ospiti istituzionali chiamati a fare un bilancio della nove giorni delle opere prime.
Dal vicepresidente della regione Calabria Antonio Viscomi al consigliere regionale Baldo Esposito, entrambi fans del Mgff, riconoscendo in questa manifestazione meriti e capacità “di un folle”, Casadonte, che punta ora a portare in Calabria, sul lido di Catanzaro in quella piazza dedicata al grande Moncelli, il primo festival delle opere prime internazionali. Sul palco del Magna Grecia anche Paolo Abramo, presidente della Camera di Commercio di Catanzaro, che ha parlato di “sete di cultura e quindi anche di quell’acqua buona offerta dal festival”. Sulla stessa scia dei riconoscimenti basati sui numeri e dati di fatto, il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo e l’assessore comunale al Turismo, Daniela Carrozza, entrambi convinti che bisogna tutelare il festival e farlo crescere come Festival della città. I deputati Enza Bruno Bossio e Bruno Censore, infine, hanno sottolineato che il festival delle opere prime rappresenta “un punto di eccellenza della Calabria”.
Poi spazio ai due concerti della stagione 2015. L’esibizione musicale dei Dejavu che per l’occasione hanno presentato il loro primo album Apparente, e l’attesissima performance musicale dei Brunori Sas con Dario Brunori. “Dario è un artista calabrese e un grandissimo talento, la cui musica e i cui testi portano sempre alla riflessione. Quando lui parla, scrive e canta, c’è un motivo dietro e questo è sintomo di maturità e bellezza d’animo”. Così Casadonte aveva presentato nel pomeriggio alla stampa Dario Brunori. “Mi fa piacere partecipare ad una manifestazione di lunga durata qual è il Magna Grecia film festival. Preparandomi a questo appuntamento dedicato al cinema, non potevo, dunque, non pensare ad un set diverso che possa omaggiare l’arte della cinematografia con brani che ricordano i grandi dei tempi moderni e passati”, ha detto Brunori. Accanto al cantautore anche Ugo Rigona, musicista impegnato in un progetto nazionale denominato “Special stage” e che vuole portare la musica negli ospedali. Nell’ambito di questo progetto, curato nella città di Catanzaro dalla responsabile di zona, Caterina Vitaliano, Brunoni si esibirà domani per i bambini dell’ospedale Pugliese della città capoluogo di regione.
A far parte della giuria, Gianluigi Colin, art director del Corriere della Sera, rimasto colpito dalla partecipazione così calorosa del pubblico catanzarese; Ludovico Di Meo, vicedirettore Rai 1, che ha definito Mgff “l’unica manifestazione che da quella spinta in più ai giovani artisti per proseguire in un percorso non facilissimo”. “Qui in Calabria c’è una grande fame di cinema e le pellicole che vediamo danno nuova linfa all’intero movimento. L’augurio che mi sento di fare – ha detto Di Meo – è che ci possano essere edizioni future e che questa goccia faccia crescere qualche pianticella in più”. Il regista Luciano Cannito, secondo il quale “il Magna Grecia film festival è un percorso virtuoso che porta grande fortuna a chi vi partecipa”; Gianfrancesco Lazotti: “Il festival del Magna Grecia non è solo un festival, ma un’occasione di incontro con le persone. Qui si parla dei progetti futuri, si condividono idee e questo e se a Catanzaro c’è fame di cinema, a Roma c’è fame di Catanzaro”. “La gente merita questo festival. Migliaia di persone hanno apprezzato e condiviso questa esperienza bella. Noi cerchiamo di fare qualcosa di bello per la nostra terra che quest’anno, grazie al premio Rotella che ci ha dato visibilità a Venezia, è balzata all’attenzione dei grandi marchi che mai avrebbero pensato di investire in Calabria. Anche questo – ha concluso Casadonte – è motivo di orgoglio”.
Antonietta Bruno (foto Antonio Raffaele)
SPECIFICHE PREMI E MOTIVAZIONI:
PREMIO PIAZZA MARIO MONICELLI: LA PRIMA VOLTA DI MIA FIGLIA di Riccardo Rossi
“Un premio importante perché dà voce alla gente…
Per il calore e i consensi con il quale il pubblico ha risposto ad un’opera prima tenera e delicata che ha suscitato risate ed emozioni.
Il premio è rivolto anche al suo regista, Riccardo Rossi, che ha catturato e coinvolto i numerosi presenti con la sua verve e la sua sensiblità, ponendosi allo stesso livello dello spettatore che si è sentito piacevolmente protagonista”.
MIGLIOR ATTORE: EDOARDO PESCE per il film “Se Dio vuole”
“Questo festival è da sempre un occasione preziosa per valorizzare i talenti nascenti. Favino, Bisio, Giallini, Gassman, Haber… sono alcuni dei grandi protagonisti che abbiamo ammirato quest’anno, li conosciamo e li apprezziamo tutti, ma la giuria, interpretando lo spirito del festival, ha ritenuto di destinare la colonna per il miglior attore ad un giovane talento che a nostro giudizio ha meritato pienamente l’applauso caloroso di questa piazza”.
MIGLIORE ATTRICE: GRETA SCARANO per il film “Senza nessuna pietà”
“Un riconoscimento che è una conferma. Tre anni fa, su questo palco, venne premiata una giovanissima attrice di grande talento. Oggi è una grande protagonista del cinema italiano. Le attribuiamo la Colonna d’Oro come miglior attrice protagonista per la sua interpretazione intensa ed emozionante”.
MIGLIORE SCENEGGIATURA: SE DIO VUOLE di Edoardo Falcone
“Un film che ha saputo trattare con toni leggeri, ma non superficiali, temi delicati come quello della vocazione e della spiritualità. Critica e pubblico si sono trovati d’accordo nel riconoscersi nelle diverse sensibilità espresse dal film”.
MIGLIOR OPERA PRIMA : SENZA NESSUNA PIETA’ di Michele Alhaique
“Un film che ha colpito per tensione narrativa, costruzione drammaturgica, bravura degli interpreti e potenza delle immagini”.
MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA AL MIGLIOR FILM INDIPENDENTE: LA SETTIMA ONDA di Massimo Bonetti
“Questo film dimostra la capacita di noi italiani di trasformare i momenti di crisi, come quello che attraversa il nostro paese, in opportunità produttive, prove d’ingegno e occasioni creative. Bonetti è riuscito a realizzare un film di qualità con risorse limitate, senza che ciò abbia compromesso la forza espressiva dell’ opera. Per queste ragioni la giuria ha deciso di destinare una colonna al cinema indipendente”.